Disgiuntore o Bioswitch .....esiste uno schema?

"AleX" ha scritto nel messaggio news:6pGdb.184551$ snipped-for-privacy@news2.tin.it...

Ai fini pratici hai un campo magnetico misurabilissimo attorno ai conduttori e non solo in mezzo. Si tratta di una semplice spira.

Reply to
Stefano
Loading thread data ...

Ma hai mai costruito un impianto elettrico? I fili sono tutt'altro che vicini. In un semplice impianto di interruzione hai il filo di fase che va all'interruttore che si trova a metri di distanza dal carico, esce dall'interruttore, va all carico, e da lì fa un breve tratto in mezzo ad altri fili che spesso sono mezzi attorcigliati e si collega al neutro. Ti sembra una linea bifilare??

Reply to
Stefano

"AleX" ha scritto nel messaggio news:7qGdb.184555$ snipped-for-privacy@news2.tin.it...

Vedi risposta precedente.

Reply to
Stefano

"AleX" ha scritto nel messaggio news:iUGdb.134982$ snipped-for-privacy@news1.tin.it...

Mi fai cascare le braccia. Secondo te dove avviene il passaggio tra presenza di onde elettromagnetiche e sola presenza di campo elettrostatico o magnetostatico? La cosiddetta corrente di spostamento da cosa pensi che derivi? E' sempre la stessa cosa fisicamente(cambiano ovviamente le proprietà di risposta del mezzo in dipendenza dalla frequenza), solo che a seconda della lunghezza d'onda è più conveniente utilizzare un modello matematico piuttosto che un altro. Chiamalo campo reattivo o come vuoi sta di fatto che di energia ne viene irradiata nell'ambiente. Sul quantitativo di tale energia possiamo pure discutere.

No, lo dico a quello che ha redatto la pagina che mi hai proposto.

Me li hai indicati però non li hai nemmeno letti vedo. Se credi più a loro che a me allora leggili. Comincia dalle FAQ:

formatting link

Questo è temporaneamente fuori servizio.

Ciao

Stefano

Reply to
Stefano

"Stefano" wrote in news:q9Idb.355106$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it:

Eh, sapessi a me... ;-))

^^^^^^^^^ Urghhh! Una risposta del genere e l'esame di campi (ma anche di antenne o di compatibilità) ci si poteva scordare... :-)

e magari in zona di campo _reattivo_ calcoli E/H=377 ohm... eh?

Reattivo è una cosa, radiativo (irradiare) è un altra.

Il termine "irradiare" ha un significato ben preciso. Quando "irradi" hai un onda e.m. che abbandona la sorgente. Tra dieci anni il fronte d'onda che hai "irradiato" lo trovi a dieci anni luce di distanza. E' potenza _attiva_

Se non li avevo letti non te li indicavo.

Veramente io credo a quello che ho studiato... ;-)

Lo so, cosi come quello dell'IFAC (ex IROE) colpa del blackout?

Ciao,

AleX

Reply to
AleX

"AleX" ha scritto nel messaggio news:ECIdb.135496$ snipped-for-privacy@news1.tin.it...

Ho intravisto il resto e tra un po' ci troviamo con tutte e due le braccia sul pavimento :)

Se uno ha la sfortuna di trovare un professore deficiente all'esame allora è possibile che ti mandi via per questo.

Ho forse parlato di formule applicate al modello che hai usato?

In entrambi i casi c'è un trasferimento di potenza *attiva* nel mezzo (se vuoi chiamale pure perdite nel dielettrico che per quanto piccole ci sono sempre).

Che abbia un significato ben preciso non lo metto in dubbio, ciò non toglie che l' "irraggiamento" avviene anche a 50Hz e meno. Ribadisco che il modello che hai scelto per l'analisi del fenomeno fisico non va a modificare quello che accade fisicamente. Lo stesso per esempio accade nel considerare le onde elettromagnetiche come quanti di energia. Cambia il modello ma il fenomeno fisico è lo stesso. Non sto considerando l'utilità di utilizzare un modello piuttosto che un altro.

Si, ma applichi pure un po' troppe approssimazioni. Sta all'ingegnere decidere il grado di approssimazione adeguato per descrivere il fenomeno, ma qui si sta parlando della presenza o meno di tale fenomeno , non del fatto che sia trascurabile o no. Per decidere se è da considerarsi trascurabile la ricerca è ancora in corso visto che non è possibile allo stato attuale utilizzare un modello matematico che consideri tutte le variabili insite nel comportamento di un organismo vivente complesso come il corpo umano.

Può darsi. Ma per piacere non parliamo di blackout qui dentro altrimenti salta fuori un flame enorme! :)

Ciao

Stefano

Reply to
Stefano

"Stefano" wrote in news:Y%Idb.355427$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it:

Guarda, te l'ho già detto in un altro post, questa è una discussione meramente accademica. Quelle che contano sono le quantità: quanto pensi possa essere l'efficienza di radiazione di un tratto di linea domestica?

*praticamente* zero, mentre al contrario si può ragionare in termini di campi _quasi_ statici perchè quelli vedi. Certo che se invece prendi in esame la dorsale elettrica nazionale allora non puoi più trascurare certi fenomeni e se il problema è stimare le perdite allora tra le perdite devi annoverare anche quella per radiazione. Anche in questo caso però devi chiederti: ma questa perdita è comparabile, maggiore, minore di quelle per effetto joule etc etc? Certo, posso risolvere il problema con un metodo "full wave", e poi cosa scopro? che le grandezze che mi interessanto le ottengo alla stessa maniera con il metodo approssimato quando applico _correttamente_ il modello (e su questo sono d'accordo, che si deve conoscerne i limiti di applicabilità).

Certo che no. "confondere il modello con la realtà è come andare al ristorante e mangiarsi il menu (cit)". ;-)

Ma è anche fondamentale saper fare una stima dei risultati...

Applico quelle che sono necessarie e ammissibili.

Sinceramente, viste le perplessità, sarebbe interessante vedere di quanto diverge il metodo approssimato. Il problema si sposterebbe poi sul fatto che tra quasi nulla e nulla ci sono infiniti dB... ;-)

Guarda che io sto solo sottolineando che tra una condizione o un altra ci sono _diversi_ ordini di grandezza che rendono un fenomeno apprezzabile o meno (perchè lo strumento ha una determinata sensibilità, perchè l'ambiente è "rumoroso", etc etc).

Altrimenti, per lo stesso principio, perchè preoccuparmi del cavo nel muro e non della linea elettrica in australia o delle emissioni radio di Giove?

Il resto poi lo lascio ai biologi. Il mio compito è misurare e stimare.

Ciao, AleX

Reply to
AleX

Il sistema nervoso comunica a mezzo di scambi chimici (ionici per essere esatti); i campi elettrici che genera questa attività sono solo effetti spuri (o per dirla in altro modo, "rumore" puro e semplice) che pur utilissimi per monitorare l'attività del sistema nervoso, NON SONO l'attività del sistema nervoso così come il rombo di un motore NON E' il lavoro che sta svolgendo quel motore. Per influenzare il sistema nervoso attraverso dei campi elettrici ci vogliono intensità di CENTINAIA DI CHILOVOLT AL CENTIMETRO, praticamente il campo elettrico di un fulmine. E al campo elettrico di un fulmine (NON al fulmine) si sopravvive: ne sono un esempio io stesso visto che 15 anni fa sono stato mancato da un fulmine per un mezzo metro scarso. Stesso discorso per i campi magnetici che devono anzitutto indurre delle tensioni sulle cellule per poterle depolarizzare. Al riguardo va detto che anche se la tensione di depolarizzazione è molto bassa (70 mV se non ricordo male), le cellule costituiscono per le loro dimensioni delle spire di area piccolissima ragion per cui anche per indurre una tensione così modesta servono dei campi magnetici di intensità ENORME, probabilmente tale da demolire qualsiasi struttura di materiale ferromagnetico sia presente nei dintorni (con il concreto rischio di essere sì uccisi... ma dalle scheggie!)

L'unico campo che ha la possibilità di danneggiare le cellule con energie complessivamente modeste (ma di densità molto elevata) è il campo elettromagnetico... di lunghezza d'onda adeguata che, nel caso delle cellule, coincidono ne più ne meno con gli ultravioletti. Sarebbe interessante peraltro andare a vedere se esiste un qualche tipo di correlazione tra le dimensioni della maggior parte delle cellule e il fondo tipico di radiazione in cui si sono evolute (quello prodotto dalla luce solare nel nostro caso) ma credo che diverrebbe un OT di proporzioni ciclopiche. Quale che sia la storia, in ogni caso le radiazioni elettromagnetiche prodotte da un cellulare, se non hanno l'intensità di un forno a microonde (ed avrei grossi dubbi che un robo del genere potrebbe ancora essere chiamato "cellulare") sono per le nostre cellule praticamente indifferenti.

Vorrei però spezzare una lancia a favore della campagna contro l'inquinamento elettromagnetico. Per decenni milioni di televisori, tramite i loro oscillatori UHF di conversione locale, hanno inquinato incessantemente le nostre case. Ed è indubbio che l'invenzione e la diffusione della televisione abbia aumentato di un bel po' il tasso di idiozia della popolazione; resta però ancora tutto da dimostrare se tale aumento dell'idiozia sia da imputare agli oscillatori locali in UHF o non piuttosto a ciò che, anche grazie a tali oscillatori, si è dato in pasto agli occhi e alle menti della gente. A voi l'ardua sentenza...

Ciao! Piercarlo

Reply to
Piercarlo

ci

l'ambiente

Il campo elettromagnetico prodotto dalle linee elettriche nelle abitazioni è certamente misurabile con le risoluzioni degli strumenti attuali, il tuo compito(beh, non proprio il tuo, si parla in generale di ingegneri :) ) è quello di stimare in base agli effetti che un certo fenomeno fisico produce. Un campo elettrico di 10e-9 A/m può essere trascurabile per certe "applicazioni" e non trascurabile per altre. Quando si parla di effetti sul corpo umano il termine di confronto può essere per esempio l'ordine delle grandezze fisiche presenti nel corpo umano stesso. Per quest'ultimo fatto ci sono effettivamente altri che hanno il compito di determinare gli effetti dell'esposizione. Sta di fatto che la ricerca è aperta e a mio avviso è giusto che, le persone in assenza di dati precisi o parziali decida di prendere delle precauzioni (sempre evitando i soliti commerciali senza scrupoli che vendono cose inesistenti, maghi ecc...). Qui bastava un interruttore. Nel caso del cellulare alcuni preferiscono usare il vivavoce. Nel caso del forno a microonde alcuni preferiscono non usarlo proprio(come il sottoscritto per esempio, ma non per le microonde, ma per il fatto che i cibi assumono una consistenza "da pappetta" che mi fa schifo).

Ciao

Stefano

Reply to
Stefano

Con quel campo elettrico subisci uno shock che in genere ti fa svenire, altro che "influenzare". Qui si sta parlando degli effetti a lungo termine sottoponendosi a campi elettromagnetici molto piccoli.

Lo ripeto per l'ultima volta:

1) NON si sta considerando l'effetto di un fenomeno a lungo termine eseguito su un composto chimico ma su un organismo complesso. 2) NON si può modellare un organismo complesso alla stessa stregua di un composto chimico. 3) La ricerca è ancora in corso proprio per i due motivi suddetti.

Vedi i quattro punti suddetti a cui se vuoi ci puoi aggiungere anche questo che lo ripeto qui:

4) Gli effetti da considerare quando si tratta con un organismo complesso non sono solo quelli diretti come possono essere quelli generati da radiazioni ionizzanti, ma anche quelli derivati da una modifica delle interazioni tra i vari elementi(che non hanno ancora un modello matematico che li descriva completamente).

Se questa è una tua osservazione ingegneristica mi sembra poco logica. Si sta parlando di precauzioni nell'utilizzo di certi dispositivi e non si ha certo l'ambizione(almeno io no la posseggo) di discernere i deficienti e gli stronzi tra la popolazione. A questo ci penseranno altri che hanno del tempo da perdere.

Stefano.

Reply to
Stefano

Puoi stimare l'impedenza dell'onda elettromagnetica?

Parlavi di ingegneri che devono decidere il grado di approssimazione, ma qui dimostri che devi ancora imparare qualcosa.

--
Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
 Click to see the full signature
Reply to
Franco

Stefano wrote:

Io non sono svenuto, punto. Il che non vuol dire che non mi abbia fatto niente, visto che per qualche secondo mi ha anestetizzato e anche assordato. Ma sempre in qualche secondo ho recuperato la mia funzionalità (ma non dallo spavento ovviamente!)

Domanda: secondo te, a prescindere da quelli generati dall'attività umana (che sono ancora una parte MINORITARIA del totale), da cosa credi che siamo circondati se non da campi elettromagnetici? La luce del sole che cosa è secondo te? Una LUCE QUALSIASI (anche quella di una candela o di un tizzone acceso se ti fa piacere) per vedere di notte ed evitare di pestare il naso da qualche parte cosa credi che sia? I miliardi di stelle che ci circondano cosa credi che ci inviino a più non posso? La rotazione della terra, con i suoi campi magnetici e le interazioni di questi con quelli del sole così come con il vento solare cosa credi che generino? E non generano neppure poco visto che fu fatto un esperimento (il tethered) per verificare se almeno in linea di principio si poteva sfruttare tutto questo ben di Dio per ricavare energia.

Un organismo complesso che, lo ricordo anch'io per l'ultima volta, NON E' LA PAPPETTA CHE CREDI SIA. Il corpo umano è fatto di vari elementi e materiali che, se fossero dati ad un qualunque ingegnere per costruirci qualcosa, questi li giudicherebbe dal punto di vista dell'affidabilità, delle qualità meccaniche e non ultimo dell'economia di esercizio UN VERO MUCCHIO DI SPAZZATURA. Tuttavia questa spazzatura, se non viene squilibrato oltre misura l'ambiente in cui si sviluppa e vive, funziona decisamente bene, nonostante questo stesso ambiente cerchi costantemente di farlo fuori. E funziona perché esso non è un sistema a "sicurezza intrinseca" ma un sistema a "sicurezza sorvegliata" (esistono dei termini migliori ma non mi vengono in mente), alla stregua di un volo aereo che non può dare nessuna sicurezza "intrinseca" di non precipitare ma può basare la sua sicurezza solo sulla sorveglianza continua di tutti gli elementi che concorrono al suo buon fine, in modo da prevenire e rimediare pertempo a "sgarri" catastrofici. Gli esseri umani, al pari di ogni altro organismo vivente, non campano settant'anni perché sono "robusti" ma semplicemente perché il nostro corpo è un sistema che si AUTOVERIFICA e AUTOCORREGGE i propri malfunzionamenti IN CONTINUAZIONE. Questa capacità di autoregolazione e autocorrezione permette al nostro corpo di vivere e prosperare, pur con un notevole dispendio di energia (un corpo vivente è per sua natura

*intrinsecamente impossibilitato* ad essere "statico"), nonostante i materiali di base che lo costituiscono come *materiale di costruzione* non valgano un fico secco. Alla base di questo "miracolo" vi sono svariatissimi livelli di retroazione e controllo reciproco tra la parti costituenti l'organismo in cui l'ultima cosa in grado di preoccupare il sistema è proprio la necessità di "adattarsi" a nuovi livelli di sollecitazione da parte degli stimoli dell'ambiente: semplicemente è una cosa che fa in continuazione, automaticamente, per il fatto stesso di essere "vivo". E lo fa entro limiti largamente sovrabbondanti rispetto alle necessità del suo supposto ambiente, caratteristica questa per noi fondamentale visto che ci ha permesso di espanderci in lungo e in largo per il pianeta. A questo sistema la presenza di uno stimolo DEBOLE di qualsiasi natura, sia pure continuativamente presente, non fa semplicemente ne caldo ne freddo. Se danneggia qualche cellula in più semplicemente aumenta il loro ricambio CHE E' COMUNQUE UN'ATTIVITA' CHE NON PUO' FARE A MENO DI SVOLGERE visto che le cellule muoiono e devono essere sostituite in continuazione. Lo stesso cervello, che pure non può sostituire le sue cellule, possiede un equivalente funzionale che gli permette alla fine di conservare integro il patrimonio di informazioni: la duplicazione e la sostituzione continua delle connessioni tra cellule nervose. Uno specialista di anatomia potrebbe elencarti un'infinità di esempi di come il nostro corpo non faccia altro che passare l'esistenza a mantenersi - letteralmente! - "in forma". Insomma, ci vuol ben altro che un po' di onde elettromagnetiche in più (o se vuoi, perché di questo si tratta, di UN PO' DI CALDO IN PIU) per mettere in crisi il nostro corpo.

Non credo che nessuno sia così fesso da fare un errore del genere. Semmai si può peccare di eccesso di semplificazione ma chiunque si sia dato la briga di studiare il corpo umano o un qualunque altro organismo vivente (chi non se l'è studiato se lo è invece vissuto... e ha fatto bene!) l'ha sempre considerato un *sistema*. Un sistema piuttosto incallito e che, molto più letteralmente di quanto si creda, ogni volta che deve vendere la pelle, lo fa sempre *al prezzo più caro possibile*. Come già detto prima, è un sistema "tosto" e per farlo fuori ci vogliono sistemi altrettanto "tosti" (al limite piccolissimo come può essere un virus, ma che nondimeno è una vera e propria "macchina da guerra" genetica).

Che la ricerca sia ancora ancora in corso è un bene. Che comunque ci si aspetti *a priori* una conferma di allarmismi tanto a buon mercato quanto alla fine infondati non è invece per niente bene (en passant: lo sai che nell'ottocento si diceva che un essere umano non poteva sopravvivere a un viaggio in treno perché sarebbe stato "distrutto dalle accelerazioni e dalla velocità del veicolo"? Sarebbe stato bello fargli vedere la partenza di uno Shuttle!)

Non vorrei fare illazioni ma ho l'impressione che alla base di queste e altre *superstizioni tecnologiche* (sì, si chiamano proprio così) vi sia sempre la stessa vecchia tendenza a vedere cose che non ci sono (ma si pensa di capire) piuttosto che ammettere che non ci si sta capendo una mazza di quello che si ha sotto il naso. Si inventa il "complotto" per non ammettere che semplicemente la realtà è al di fuori delle nostre possibilità di controllo. E quando sfugge il controllo della nostra vita si comincia a divenire paranoici, a vedere streghe, ad aver voglia di bruciare qualcosa (o qualcuno!) per cercare di rassicurarsi... Oggi la "malattia" si chiama "danni da inquinamento elettromagnetico" un tempo si chiamava "maleficio" o "malocchio"; entrambe le versioni sono accomunate (oltre che dalla caratteristica *magica* di essere "forze" invisibili") dall'essere accuse basate su degli *a priori* ritenuti "veri" a prescindere da qualsiasi verifica che li smentisca... che vengono invariabilmente attribuite a "complotti" o "maghi malefici" di varia sorta (oggi opportunamente aggiornati: i nuovi "occulti malvagi" sono gli scienziati e i tecnici perché fanno "cose oscure", "incomprensibili" e che quindi sono per ciò stesso "male" e che "vogliono il male"). In it.hobby.hi-fi questo atteggiamento è molto evidente (per non parlare poi degli altri uno o due "it." infestati da Vanoli, che al riguardo è quanto di più "paradigmatico" si possa trovare); non mi aspettavo però niente di simile (almeno come intensità) in un NG di elettronica.

E io te lo ri-ripeto. TUTTI GLI ORGANISMI VIVENTI sono, per la necessità stessa di sopravvivere, autocompensanti e autoregolanti entro ampi limiti. Del fatto poi che a noi manchi "un modello matematico" per capirci qualcosa alla natura non gliene un fico secco: funziona e tanto basta! Finora gli unici elementi che hanno mostrato fenomeni di "accumulo" anche (ma non sempre!) in deboli quantità sono TUTTI di natura CHIMICA, ovvero *avvelenamenti* provocati dall'accumularsi di sostanze per cui il nostro organismo nel corso dell'evoluzione *non ha previsto alcun meccanismo generale o specifico* per eliminarle o integrarle funzionalmente nel sistema. Ma qui si sta parlando di una capacità (fronteggiare e regolare gli effetti e le influenze della presenza di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici) che fa semplicemente parte dell' "abbici" della vita visto che, prima di ogni altra cosa, ogni organismo vivente per divenire appunto "vivente" ha dovuto imparare a fare i conti con l'afflusso di energia proveniente dal sole, cercando allo stesso tempo di sfruttarla (direttamente o indirettamente ma questo è un altro discorso) senza finirne allo stesso tempo "cotto". Gli organismi possono essere complessi quanto gli pare ma se vivono nell'ambiente di questo pianeta (che a quel che ne so non è mai stato un giardino di infanzia) è perché si sono evoluti in conformità con le sue caratteristiche. Gli organismi che non l'hanno fatto semplicemente si sono estinti o non si sono mai evoluti, punto.

Non è un'osservazione ingegneristica ma una battuta e allo stesso tempo... una involontaria trappola in cui sei cascato in pieno. Dopotutto quello che ho detto è perfettamente vero. Esistono da decenni milioni di oscillatori a radiofrequenza praticamente per ogni banda radio e praticamente in ogni casa. Perché di tutto questo po' po' di roba non ci si è mai preoccupati e ci si è svegliati soltanto quando sono stati inventati i cellulari? E per rincarare: perché nessuno se la prende con i forni a microonde che pure, quando funzionano magari non perfettamente chiusi (basta una guarnizione fallata, non ci vuole molto!) disperdono in un minuto tanta energia quanta ne servirebbe per stare al telefono una settimana filata? E sì che dopotutto il microonde DEVE fare del male visto che è stato inventato per cuocere... e ustionare gli incauti.

Ciao! Piercarlo

Reply to
Piercarlo

"Stefano" wrote in news:M4Kdb.355581$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it:

e perchè non 10e9 A/m o 10e-99A/m? Considera che, mancando di preparazione specifica, per la maggior parte delle persone che si preoccupano questi sono solo numeri. Molto spesso è difficile anche far comprendere il concetto di scala e ordine di grandezza.

Oppure l'ordine delle grandezze fisiche presente nell'ambiente naturale (quello che avevo chiamato impropriamente e volutamente "rumore" di fondo). Chissà perchè di queste ci si scorda sempre...

Il problema è che, in assenza di preparazione specifica, dettagliare eccessivamente la spiegazione di un fenomeno non aiuta di più il "profano" a comprenderlo. O addirittura può portare a delle credenze strane (leggi cactus assorbi radiazioni), semplicemente perchè una spiegazione rigorosamente scientifica viene estrapolata dal suo contesto ed applicata a situzioni completamente diverse.

AleX

Reply to
AleX

fondo).

Io non me le sono scordate per esempio.

a

Visto come si accaniscono altri che sul fronte opposto(non parlo di te ovviamente) appena parli di onde elettromagnetiche "dannose" manca poco che ti sputino addosso, qui siamo di fronte a due frangie estremiste che trovo difficile "placare". Quella dei cactus assorbi radiazioni ha un senso se il cactus lo metti dentro ad un forno a microonde....

Ciao

Stefano

Reply to
Stefano

(se

sono

L'impedenza non è una proprietà di un'onda elettromagnetica.

toglie

Nella vita si trova sempre qualcosa che non si sa. Nello specifico, cos'è che dovrei imparare?

Reply to
Stefano

"Stefano" wrote in news:DS2eb.358348$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it:

Esatto. Ed è proprio cosi che è nata 'sta leggenda del cactus... Ma te hai gli strumenti, (intendo dire la conoscenza) per comprendere che "cactus _fuori_ dal forno" e "cactus _dentro_ il forno" sono due condizioni operative che poco o nulla hanno in comune. Per chi questi strumenti non li ha, risulta difficile vedere la differenza, percui gli sembra ovvio e ragionevole che il cactus accanto al crt dovrà assorbire tutte le radiazioni emesse...

Non ti sei mai posto il problema che una tua spiegazione, rigorosa e scientificamente ineccepibile, in realtà potesse essere in buona parte fraintesa? Non ti è mai successo?

AleX

Reply to
AleX

In data odierna il Sig. Piercarlo, abitante in località snipped-for-privacy@tiscali.it con un azione ardita e senza pensare a quale funesta azione potea portare il suo insano gesto scrisse:

[CUT] Ho letto tutto il trhe piuttosto intressante, m anon ho affatto le competenze per poter stare in discussione su tutto il resto che ho cuttato.

Beh qualcuno eccome se si preoccupa e si informa, purtroppo davanti spesso si ci trova un muro creato ad arte da qualcuno che non ha affato intresse a far si che si scoprano certe e talune altre informazioni, ma propio per questo penso che un sano principio di "Io mi paro il cosidetto senza farmi malattie e poi se non era pericoloso pazienza, ma intanto..." detto anche volgarmente :) principio cautelativo di sicurezza. Cmq preciso che il forno a microonde so bene che è può essere pericoloso, special modo in presenza di marche "ummaumma" o di forni con la guarnizione usurata o danneggiata, poi si sa credo tutti che non va MAI guardato dal vetro mentre cuoce poichè gli occhi sono mooltooo sensibili e che sarebbe meglio tenere almeno un paio di mt mentre lavoro, difatti nella cucina il suoposto non è assolutamente incassato, ma bensi in angolino estremo verso il tinello lontano da tavolo lavandino forno tradizionale e piastre gas oltre 3 mtr. Poi non èd etto che un domani ci scappi un kit per misurare le possibili emissioni che sfuggono dallo sportello, ma qui si torna sul discorso del sarà vero? Non sarà vero e potrebbo andare avanti fino a natale (Del 2004 però..) senza venirne a capo, immagino magari fra 70 anni qualcuno che leggerà questo post spero conservato su google o deja e magari si cuocerà usando chiss quale sistema mentre i forni a microonde sarenno stati dichiarati illegali e ditte apposite si occuperanno di "depurare" le case da tal pericoloso oggetto portandolo infine in magazzini a 5km sottoterra :) Asimov meglio lo legga di meno LoL.

Reply to
Lisa&Marco

In data odierna il Sig. Stefano, abitante in località snipped-for-privacy@nd.com con un azione ardita e senza pensare a quale funesta azione potea portare il suo insano gesto scrisse:

vero Stefano oncordo in pieno con tè, aggiungo solo una tristè verità, la verita sulle emissioni dei CRT le sapremo solo quando TUTTI i tv monitor del mondo saranno LCD Plasma o che altro, per ora c'è troppo in ballo per tirarle fuori, immaginatevi voi se 4 anni fà avessero detto che i telefonini sono da vietare immediatamente poichè altamente pericolosi per la salute......riuscite a immaginarvelo?? Noi siamo oggetti carne da macello da lavoro da usare da sfruttare, diemntico qualcosa?

Reply to
Lisa&Marco

Rigiro la domanda, non ti è mai successo di fare una spiegazione rigorosa e scientificamente ineccepibile che poi è stata usata da qualcuno a sproposito per far credere che *tutti* i dispositivi elettrici non sono dannosi per la salute in qualsiasi condizione?

Reply to
Stefano

"Stefano" wrote in news:XQ3eb.1917$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it:

Perchè altrimenti pensi che te l'ho chiesto? ;-) E' la stessa identica cosa. Due lati della stessa medaglia, te ci hai aggiunto il dolo, io mi limitavo a supporre la colpa, comunque è uguale.

Devi sempre considerare che, quella che per te (e i tuoi normali interlocutori) è una spiegazione con un certo significato, in altri contesti può essere fraintesa o strumentalizzata. O, molto più semplicemente, passando di bocca in bocca assumere un significato diverso dalla versione originale (basta scordarsi di dire che in cactus stava nel forno... ;-) )

"tutti" è meno probabile, in quanto tutto sommato meno credibile: i danni per esposizione acuta sono noti, quindi dal termine "tutti" vanno esclusi comunque un bel po' di dispositivi.

Ciao, AleX

P.S. la LM del cactus è una variante "scientifica" (e comoda per alcuni fiorai ;-) ) di quella del bicchier d'acqua, la quale deriva da un avvertimento tecnico comune su molti manuali di forni a microonde dove suggeriscono di 'lasciare sempre un bicchier d'acqua nel forno (come ballast) per evitare danni al medesimo in caso di accensioni accidentali'

Reply to
AleX

ElectronDepot website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here. All logos and trade names are the property of their respective owners.