Contabilizzatore di energia, quale scegliere?

Non comune, certamente. Ma non e' strano. Pensi ad un caravan alimentato da una prolunga. Chi vive nei circhi lo considererebbe normale.

Aggiungo un altro esempio: spesso e' capitato (non so oggi, con la societa' che scivola sempre piu' verso una fiscalita' di stampo fascista) che nelle nuove costruzioni, anche per mezzo anno, si era alimentati (tutta la scala) con una prolunga collegata al contatore di cantiere del costruttore, con ripartizione nelle spese condominiali delle quote di consumo individuali forfeittarie. Accadeva quando ENEL tardava la posa dei contatori individuali, magari perche' non si poteva fare lo scavo per il cavidotto a causa proprio della presenza del cantiere e volendo evitare ercorsi illogici. Eppure tutto era a norma, usando una posa corretta con materiale a norma e rispettando le portate.

Basta rientrare nei limiti delle portate. La schuko e' normata per 16A. Ovviamente e' saggio usare materiale di qualita', che i 16A li tenga sul serio. Ma il materiale da quadro non lo trovate al discount.

Ed invece avete indovinato.

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Roberto Deboni DMIsr
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Normale cosa ? Collegare le utenze di un caravan "casa" ad un accrocchio conta-energia a spina? Ma dai...

sia come taglio che come tipologia di cavo e spine, in maniera corretta.

Basta che una shuko, anche di ottima qualita accoppiata ad una presa pure lei di eguale

di lato che la faccia lavorare non in maniera ottimale ecco che con un carico sotto il

problema nelle condizioni sorpa descritte sono le CEE.

da stiro oppure stufette...) in un accrocchio simile per periodi lunghi. Questione di

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Franco
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Franzthepanz

Ma invece di fare tutto questo ambaradan stile "accocchio" non potevi installare nel quadro un bel contatore di energia (che so, uno Schneider o ABB o facendo gli sboroni un Lovato) che dispone di morsetti adeguati e che nasce per quel mestiere? Ad ogni modo se ti senti sicuro tu, siamo tutti piu sereni.

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Franco
Reply to
Franzthepanz

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Sono perfettamente d'accordo, specialmente nelle prese delle cosidette "ciabatte". Ma non e' questo il caso. La schuko non e' "tirata" di lato, ne in altre direzioni.

Vero, ma se dovessi aprire e modificare il wattmetro, piuttosto ci saldo una connessione diretta :-)

Per capirci, per inserire la spina schuko in oggetto nel wattmetro, devo spingere con molta forza, ed ugualmente l'estrazione richiede di prendere in mano la spina e tenere con l'altra la presa con estrema decisione. E' stata questa "tenacia" a convincermi, nonostante che nella generalita' ritengo che le portate delle spine domestiche siano "gonfiate" (tipo un quinto in piu' di quello che io ritengo accettabile).

E tutto questo nel rispetto delle normative (che appunto, secondo me qui sarebbero troppo "buone", cioe' una 16A domestica in realta' sarebbe da 13A, etc.).

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Roberto Deboni DMIsr

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A che prezzo siamo ? Anzi, a che prezzo sarebbe stato nel 2007 ? Vede, all'inizio doveva essere una soluzione provvisoria, poi nel tempo avendo dimostrato la sua affidabilita', e' rimasta (nel mondo industriale non si tocca cio' che funziona).

Quando anni fa mi hanno messo il gestore elettronico ero gia' in condizione simile agli "esodati", cioe' senza redditi e quindi costretto a "girare" ogni euro prima di spenderlo. Di fronte ai miei dubbi sulla "sicurezza" dei dati di lettura del sistema informatico in questione, ho usato il materiale che avevo in casa (e residuo magazzino dell'attivita' in cantina). Spesa di cassa: zero.

Aggiungo ai dubbi da lei espressi nell'altro messaggio, che non rare volte mi ero trovato da clienti a smontare prese "cotte", a cui avevano attaccato consumi pesanti, ma in tutti questi anni, quando scambio il wattmetro (ne ho due che uso a rotazione) non ho mai individuato alcun segno di "pre-cottura". Ritengo che il fattore determinante siano i capienti morsetti ed i cavetti da 4 mmq, perche' secondo me e' li che nelle prese domestiche abbiamo una prima strozzatura del flusso di corrente (qualche trefolo rotto ?) e la seconda strozzatura e' quando non c'e' un perfetto "matrimonio" tra spinotti e ricettacolo della presa. Ma un inserimento "duro" fa pensare che i ricettacoli siano particolarmente "forti" (come detto, le prese da quadro DIN in genere non sono cineseria economica, almeno non una volta, prima che dalla Cina arrivassero anche i magnetotermici usati da ENEL (Cinch ?).

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Roberto Deboni DMIsr

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