Consiglio per interuttore

Il 04/12/2017 17:28, Renato_VBI ha scritto:

Vforward... hai presente i diodi? prendiamo vishay - 180/181RKI series, SCR da 4000A

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bye 
!(!1|1)
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not1xor1
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Credevo che avessero fatto tutto il possibile per usare collegamenti cortissimi, invece qui ci manca poco che ci abbiano attaccato qualche luce per l'albero di natale. :)

da una foto, ma continuo a pensare che non si possa escludere a priori.

che spesso si trovano, vedi ad esempio (figura 2):

formatting link

termini di carica, in particolare con la Qg (in questo caso 158 nC tipici). Anche con un driver abbastanza standard da un paio di ampere, puoi accendere questo MOSFET in Qg/I=79 ns.

Interessante! Mi sono un po' perso dalle parti delle equazioni di Maxwell :), ma almeno pare che la mia idea intuitiva da scimmia ignorante (ossia

Joule) alla fine sembra essere corretta.

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Fletto i muscoli e sono nel vuoto.
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dalai lamah

..se guardate qui il bilancio energitico in fondo pagina per la scarica di un condensatore non dipende dal tendere a zero o meno della resistenza di scarica ma soltan

gli opportuni calcoli riguardanti la carica scambiata..

i nulla! ..che sia una resistenza propria dei conduttori, oppure quando succedesse c i basterebbe quella equivalente di una avvenuta radiazione..

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rondine

i un condensatore

i gli opportuni calcoli riguardanti la carica scambiata..

mai nulla!

ci basterebbe quella equivalente di una avvenuta radiazione..

Questa storia dei 2 condensatori va in giro da almeno il 1968. Io la lessi in un articoletto di Camillo Cuvaj, On conservation of energy in electric c ircuits, American Journal of Physics, p.909, 1968. Nella bibliografia l'aut ore citava due famosi manuali universitari di fisica del 1955 e 1966 critic

ne la soluzione. Egli dava una soluzione qualitativa, non verificata con il

orretto se si considera che, anche senza apprezzabile radiazione, non sia s tatico ma oscilli. Ovvero le cariche passano da un condensatore all'altro e

ircuitali, fornisce solo l'energia potenziale e non quella cinetica. Inoltr

da effetti resistivi e induttivi e stranezze dell'interruttore. In tal cas

ito superconduttore in modo che sia R=0. Comunque anche in questo caso no

dalla sua geometria, e quindi il comportamento sarebbe quello di un circui to LC.

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Angelo Ricotta

Il 04/12/2017 20:23, not1xor1 ha scritto:

Capito..... intendevi il potenziale di saturazione....

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Ciao, Renato
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Renato_VBI

Il 07/12/2017 07:57, Angelo Ricotta ha scritto: Comunque anche in questo

dipende dalla sua geometria, e quindi il comportamento sarebbe quello di un circuito LC.

Esatto!

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sAndrO

Il 02/12/2017 19:18, snipped-for-privacy@gmail.com ha scritto:

".. In teoria con una resistenza da 1 mohm la corrente avrebbe dovuto avere un picco di 7500 A o poco meno.."

Va' che il milliohm lo usa come shunt per misurare la corrente che scorre, mica e' il carico della batteria Credo i condensatori avranno una resistenza serie di gran lunga maggiore del milliohm

Reply to
RobertoA
:

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fuori dubbio. Senza scomodare preziosi analizzatori di spettro, che tra l'altro generalmente funzionano molto male con segnali impulsivi, un test qualitativo molto semplice puoi farlo con una comune radiolina AM. Se nelle vicinanze scarichi un condensatore con un corto circuito, nella radio ascolterai il tipico disturbo impulsivo, comunemente detto "scarica" (guarda caso!), un fatto ben noto a qualunque radioamatore.

Penso che l'energia irradiata dipenda soprattutto dal dI/dt il quale dipende sopratutto dalle resistenze parassite in serie.

cariche cariche elettriche, mi sembra assurdo usare condensatori dell'ordine del Farad che necessariamente saranno di tipo elettrolitico o, peggio, supercondensatori, che hanno comportamenti molto distanti da un condensatore ideale. Escludendo anche qualunque condensatore che abbia un dielettrico, bisognerebbe usare un condensatore a vuoto, roba che si usa in

che io sappia.

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dimonio99

Il giorno sabato 9 dicembre 2017 09:02:18 UTC+1, RobertoA ha scritto:

Si stava parlando di condizioni e componenti ideali, quindi l'unica resistenza presente era quella dello shunt che avrebbe dovuto limitare la corrente. Nel caso di componenti reali, ripeto, il comportamento del

componenti parassite che generalmente non si conoscono. Per inciso, anni fa feci qualche esperimento di scariche impulsive di condensatori trovando risultati sorprendenti. Per esempio, con un piccolo condensatore da un centinaio di uF recuperato dal flash di una fotocamera usa e getta, misurai correnti di scarica dell'ordine delle decine di migliaia di

ma specifico per flash. Invece condensatori elettrolitici standard hanno prestazioni completamente differenti.

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dimonio99

Il 09/12/2017 10:57, snipped-for-privacy@gmail.com ha scritto:

Eh ma se mette su l'esperimento, mica c'ha dei componenti ideali sotto E quindi, iniziando dalla resistenza serie del condensatore, proseguendo con l'induttanza del circuito, che frena la rapida crescita della carica/scarica, e concludendo con le capacita' parassite, non e' che si puo' sperare di ottenere valori vicini al caso ideale Specie l'induttanza parassita credo sia tra le maggiori responsabili della pendenza curva di crescita/decrescita corrente durante carica/scarica Un punto di inizio potrebbe essere mettere il tutto su un simulatore tipo i vari xxxSpice Ma il problema e' appunto modellare i valori delle caratteristiche parassite del circuito/componenti, credo sia abbastanza difficile ottenere un modello che si comporti in modo simile al reale

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RobertoA

Elio Fabri 15:42, sabato 2 dicembre 2017:

Gli elettrotecnici dovrebbero avere interruttori in grado di inserire e disinserire rapidamente condensatori di rifasamento

Certo sono per alte tensioni alternate.

Ma non so se sono adeguati al compito in oggetto.

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Ho plonkato tutti quelli che postano da Google Groups!
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ADPUF

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