Sto smanettando da qualche tempo con un carica batterie dal comportamento abbastanza bizzarro, almeno per me... L'unità è semplicissima, 1 trasformatore da 750VA, ponte raddrizzatore, elettronica di controllo collegata (in parallelo!) all'uscita del raddrizzatore, che si limita a scollegare il trasformatore dalla rete a fine carica. Il "coso" dovrebbe in teoria fornire una tensione consona per la ricarica di accumulatori al piombo da 12V, in realtà a vuoto esce con la bellezza di 19 e passa Volt quando la scheda di controllo è scollegata. Collegando in PARALLELO all'uscita la schedina elettronica, che ha un assorbimento di soli 50mA (e francamente sembra anche abbastanza complessa per quello che fa...) , l'uscita si siede a circa 13,5V. Come cavolo fa un carico di soli 50mA a far sedere di 5-6V un trasformatore da 750VA ?? Adesso arriva il bello... Con la sua bella elettronica collegata e i 13,5V di output, collegandolo ai poli di un accumulatore da 100Ah (sicuramente piccolo per il tipo di caricabatteria), la tensione sale a 14,xxV e continua a salire allegramente a 15, 16V mentre eroga una corrente di circa
20A. Come cavolo è possibile che da 19V si sieda a 13,5V per poi risalire quando si collega un carico più "pesante"??Vale la pena di ripetere ancora una volta che l'elettronica è collegata in parallelo con l'uscita raddrizzata e in serie con il primario del trasformatore. Il collegamento in serie con il primario serve unicamente per permettere l'accensione e lo spegnimento automatico tramite relè del carica batterie, appena viene collegato a un banco di accumulatori.