Commutatore automatico di lampadine

Il 31/12/2018 18:07, emilio ha scritto:

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Concordo, e' messo proprio male. D'altronde parliamo di un possibile "ingegnere civile" prestato all'elettrotecnica, e' da capire. :-)

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Ciao, Renato
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Renato_VBI
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Oppure i LED che ha sostituiti non sono andati in corto a causa di un insetto defunto ? Conosce il criterio del rasoio di Occam ?

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Roberto Deboni DMIsr

Sono le ultime ore del 2018 e non voglio terminarle con la solita fustigazione degli ignoranti.

Ergo, con calma. Normalmente un ingegnere elettronico (antico ordinamento, sia chiaro) laureato con 9/10 di media e di voto di laurea in una delle migliori Universita' d'Italia, capisce poco di elettronica e quindi incasso la risata di chi evidentemente sa molto di piu', magari come tale El Valvola, defunto da poco, che tanta conoscenza aveva da fare la predica in scienza al sommo Nobel della Fisica, tale sig.Rubbia (umilmente mi cospargo il capo di cenere se ho dato adito ad un irriverente paragone con il premio Noble). Detto questo, io sono uno dei quei strani personaggi che appoggia le sue scarne, insufficienti, traballanti conoscenze "scolastiche", leggendo informazioni dalla documentazioni dei costruttori di componenti elettronici. Dopotutto, nel passaggio di un paio di ventenni, la tecnologia giovane di allora, ha fatto passi ulteriori. Specialmente nel settore dei LED.

In ogni caso, alcune cose non sono cambiate di molto: ad esempio, una cosa e' la temperatura di giunzione, un altra cosa e' la temperatura della basetta di raffreddamento, ed infine un altra cosa ancora e' la temperature esterna del contenitore. Modeste nozioni che non dovremo mai dimenticarci. Rileggiamo le mie modeste, incerte parole, sicuramente prone ad errori ed omissioni:

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Ora, direi che forse il costruttore industriale di riferimento del settore LED, potrebbe probabilmente essere Cree:

Vediamo cosa ci dicono sui loro fogli di dati tecnici (cosidetti "datasheet"):

Esempio:

Naturalmente questo e' il valore massimo di funzionamento.

Invero, c'e' anche tecnologia meno prestante:

che sopporta solo:

Ora, naturalmente, come sempre, tutto sta nell'interpretare il significato di "temperatura specificata". A me premeva solo evidenziare come il parlare di "scottare" avendo toccato il LED non sia un buon indicatore di una ipotesi di "LED troppo caldo", e quale cosa migliore la temperatura massima sostenibile della giunzione, che con il suo valore cosi' alto, evidenzia la voragine che separa il termometro "dito" da reali considerazioni pratiche sulla "durabilita'" del compenente cosi' "collaudato" ? Forse ho esagerato ? Puo' essere, non ho problemi. Come non ho problemi a citare una delle mie fonti di riferimento.

Notare come indicano come temperatura massima di magazzino (ovvero una temperatura a cui il chip resterebbe per giorni

Sul fatto che scriverei:

"come un professore della Normale di Pisa"

non ho la piu' pallida idea da dove arriva questo suo sentire, ovvero se e' in insulto; infatti nella mia percezione delle competenze tecnologiche, un professore universitario (non importa se della Normale di Pisa o meno), non e' certamente la mia prima scelta. Preferisco un tecnico che progetta e costruisce luminarie LED ogni giorno. Non sono il tipo che si fa "abbagliare" da titoloni altisonanti. E cosi' invito di fare anche voi.

Dalla mia abissale ignoranza, mi si consenta di aggiungere che naturalmente la vita dei LED dipende molto dalla temperatura, ma che trovo qualche contraddizione tra le informazioni del fabbricante e le seguenti:

Forse dovremo intendere il significato di "pericoloso". Oggi i LED ad alte prestazioni, tollerano (ma ripeto,

Leggendo il grafico, deduco che l'autore abbia preso come "fine vita" del LED quando l'emissione e' scesa al 92% di quella nominale. A me sembra un po' drastico.

In ogni caso, il problema citato in questa discussione non e' un "calo delle emissione", ma proprio la morte del LED.

resa residua del 85% il che, mi pare, dimostri che ho ragione ad essere scettico che le lampadine LED si bruciano solo perche' il suo dito "scotta".

Se poi accettiamo anche un calo al 70%, le ore di vita salgono ad oltre 11'000, che per molti, se in cambio la lampadine LED viene a costare solo 1,00 euro, e' molto buono.

Vede, anche se e' vero che un chip LED, in condizioni ottimali possa arrivare a 100'000 ore operative, non e' detto che sia interessante. Anche le vecchie lampadine ad incandescenza da 230 volt duravano 100'000 ore, a patto di alimentarle a 150 volt. Ma non c'era molto interessa alla durata, se l'efficienza crollava.

In questo caso, si tratta di trovare il punto di incontro tra le ore di funzionamento, il costo dell'intera lampadine, con e senza il costo di un ponderoso radiatore per il raffreddamento, Sono il primo a dire che non e' opportuno fare lavorare i LED alla massima temperatura

ottimale al punto di incontro tra costo della intera lampadine e durata accettabile corrispondente, c'e' ne passa. Lei e' come la Fornero: di fronte ad un problema, impone la "formula" tra costo e durata, non concede alcuna possibilita' di scelta a chi alla fine deve "pagare" il risultato. Insomma, lei pare ricordare uno di quelli che "decido io per il bene di tutti".

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Roberto Deboni DMIsr

Il fare valere in modo "genovese-scozzese" la garanzia ha anche la ricaduta indiretta di fare prevalere sul mercato lampadine piu' durature :-)

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Roberto Deboni DMIsr

news:q0dg3s$1ur9$ snipped-for-privacy@gioia.aioe.org...

per esperienza diretta, negli elettrodomestici esiste il codice commerciale,

lotto, e la matricola, in cui sapendo come leggerlo hai il numero progressivo di quel prodotto e la sua data di fabbricazione. E' capitato che mi fornissero uno scontrino con data precedente a quella di costruzione, e quando glielo facevo notare ci restavano parecchio male e

a scambiarlo", oppure con lo scontrino di una catena, ma con un prodotto di altra destinazione (che io potevo interpretare dal codice commerciale e quindi assolutamente impossibile trovare ad esempio al Mercatone una lavatrice costruita per la Comet...).

lo scontrino: se risultava costruito meno di 24 mesi prima, era per forza ancora in garanzia, a meno che il guasyo non lo avesse provocato lui. Con le digitali si faceva ancora meglio: attaccandosi alla porta seriale leggevo quali e quanti lavaggi aveva fatto, quasi sempre incompatibili con

frigo pure quante volte avevano aperto la porta...

cambino il colore delle scritte e quello cambia, ma il codice commerciale resta identico, al massimo modificano gli ultimi numeri, tipo da 100 a 101, come si usa fare nelle versioni di programma per computer.

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Sinuhe

C

scenza e sopratutto non si sempre piu ragione...capisci a me...

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emilio

Scusate, c'e' qualcosa che non va. Escludendo l'ipotesi che sia un'esagerazione... rimane solo come ipotesi che la "vostra" energia elettrica, sia ricca di disturbi impulsivi (spike). Non si puo' tornare indietro: siete pieni di elettrodomestici che possono crepare allo stesso modo. La soluzione, quindi, sembra essere quella di lavorare sulla soppressione degli impulsi.

Io comincerei "dal basso": prendiamo una lampadina led, magari stesso tipo di quelle che si rompevano subito... e le mettiamo un qualche filtro. Cominciando da un triangolo di varistori (una volta si usavano da 260V, ora suppongo che stiamo leggermente piu' in alto), mettendo neutro, fase e terra opportunamente sugli angoli. Se "cosi'" la lampadina dura molto di piu'... beh, "al lavoro" (ne esistono di ottimi, da quadro. Costicchiano ma funzionano bene, mi dicono). Se non basta, si puo' fare di piu', fino ad arrivare al trasformatore di isolamento. Oppure, lampada e driver separati e vedi cosa si sbiella. Se e' il driver, molto si puo' fare anche in questo senso e ne abbiamo discusso molte volte.

Pensa che io, invece, ho portato nuova vita alla circolux della lampada che avevo in cucina, sostituendo il reattore elettromeccanico con uno elettronico, comprato (a carissimo prezzo) al Lercio Merlino. Sara' stato di buohna qualita' o quello che vuoi... ma la circolux, che "prima" lampeggiava, ha ripreso a funzionare (leggasi: tensione di innesco e frequenza piu' alta) ed e' andata avanti per altri anni. Quando l'ho sostituita, i fosfori del tubo erano quasi neri, rispetto alla nuova. Si, avrei dovuto farlo prima, ma coem te, volevo vedere il "record" (quei 15 anni pure io, forse piu'). Buona costruzione del tubo quanto vuoi... BTW: ti consiglio di comprare la scorta finche' puoi, perche' stanno diventando di difficile reperibilita' (ne so qualcosa per i 22W delle lampade con lente di ingrandimento da scrivania che ho). Visti su aliexpress i "cerchi" led di diametro adatto, che prima o poi sostituiro'.

Fabrizio

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Bowlingbpsl

Beh, ecco... "esistono". Non le garantisce il Padreterno in eprsona, ma cerca "lampade ad induzione", schivando come la peste Tesla, complotti, segreti ed altre cagate immonde di contorno. MI PARE di averne vista una su Banggood, 36W, 50 lumen/W (credo), ad una quarantina di euro.

Saprei pure esattamente di un grande parcheggio in cui hanno montato sulle torri illuminanti, due terne di fari con dentro lampade ad induzione (da un 200W l'una) giacche' quelle a led, costavano ancora troppo. E sono alcuni anni che stanno lassu' (circa 2015). ;-)

Ma santo cielo, basterebbe che l'alimentazione sia fatta ammodo... e vedi, se non ti dura 50000 ore. In teoria, puoi comprare quei faretti led da una decina di W e sostituirne il driver, mettendogliene uno meno potente (se sono 12V 900 mA, famo 600 mA). Scommettiamo che la sostituisci perche' ti stufi di vederla sempre accesa? :-P

Fabrizio

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Bowlingbpsl

Pure io le ho cambiate di straforo quando stavo in condominio, mettendogli su delle lampade (comprate a lotti da 8 su Banggood) da 5W. C'erano delle belle 8W sopra che secondo me, erano "troppo". Non se ne e' accorto nessuno e volevo vedere come andavano.

Beh, le "mie" hanno funzionato imperterrite per almeno 2 anni. Poi, ho venduto l'appartamento... ma quelle (stesso lotto) che mi sono tenuto le ho e le uso ancora, senza che ne abbia vista cedere nemmeno una.

Io continuo a chiedermi "qual e' il problema". Che ci sia non lo discuto, ma nessuno ha mai analizzato le lampade guaste? Analisi, ci vogliono analisi!

Fabrizio

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Bowlingbpsl

Oggi probabilmente, non servono piu'. Le Philips SL, si, quei cilindroni pesanti, fanno comodamente 15000 o forse 20000 ore. Infatti, le occhieggi nei lampioni esterni ancora oggi. Ma e' roba antica.

Se vuoi qualcosa di "fogo", eccolo qui, me lo ricordavo...

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Ma e' esaurito... pero' puoi prendere la mitica Luce Da Sellino in offerta speciale, gia' che ci sei :-P

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Tornando seri, mi e' venuto in mente di cercare su aliexpress. Dato che "induction lamp" ti sputacchia millemila affari con sensore di presenza, ho pensato di aggiungere E27.

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Toh, ve', la "NOVITA'": hanno tutto, su aliexpress.

Prendiamo questa qui.

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Perche' ti suggerisco le lampade ad induzione (se cerchi su gugol, troverai un ampio trattato di isterici gombloddi)? Perche' dichiarano CENTOMILA ore. Famo meta'? La lampada potrebbe anche sopravviverti (sgratt!), se fa quelle 3000 ore annuali "notturne".

Spero che sul palo ci sia abbondante spazio e che la potenza sia quella che cerchi. Altrimenti, li' vedo qualche scelta, dai 18W in su.

L'efficienza luminosa non e' fantastica, ma ci si deve accontentare. BTW, io curerei un pelo il montaggio fisico. Ad esempio, a mo' di antiossido, darei una "ditata" di CRC5-56 o WD40 a filettatura e contatto centrale. Dieci e piu' anni, sono tanti.

Fabrizio

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Bowlingbpsl

Bowlingbpsl ha pensato forte :

sbalzi di tensione pazzeschi (li vedo sulle lampade a incandescenza) tanto che a volte, senza logica, scatta il differenziale.

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Unilì

Il 30/12/2018, sandro ha detto :

quant'e' il sovraconsumo di potenza passando per questi sistemi di cui sopra? cioe' se consumo 1000 watt in diretta verso l'enel, passando da quei sistemi, quant'e' il consumo effettivo 1000+x o comunque quant'e' la dissipazione x degli apparati di cui sopra?

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Unilì

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