Come realizzare un carico fittizio per radio HF

Sandro ha scritto:

A bagno d'olio ti semplifichi la vita, certo se non deve lavorare continuamente.

Ciao,

Con tutto il rispetto non mi piace, sui manuali dei radioamatori che ho (AR RL e quello UK) il centrale del PL259 o N si prolunga fino alla flangia di rame o ottone che mette in parallelo le n resistenze, mentre l'altro reofor o delle resistenze si collega alla flangia del connettore coax. Cioe' il contrario di quanto illustrato. Le resistenze devono essere in parallelo e ad impasto di carbone (Allen Bra dley o Stackpole se si trovano ancora), le resistenze antiinduttive cilindr iche sono piuttosto rare, normalmente sono spiralate e quindi presentano un a pur bassa induttanza. Provare con rosmetro per crederci, 2-3 cm di filo mandano indietro parecchi a potenza a 144 MHz. Vanno benissimo le resistenze chip applicate su dissipatore opportuno. Questo per mantenere bassa l'induttanza.

Tieni conto di quanto sopra.

E' la soluzione professionale, ma se hai un carico fatto da 6 res da 2 W pu oi tranquillamente tarare un TX da 25 W per 2-3 minuti.

73 e 51

Io sapevo che ci vogliono ad impasto di carbone, le normali a strato metallico sono spiralate, quelle a strato di carbone forse anche loro. Queste sono ad impasto:

John Doez ha scritto:

Hai ragione, pero', nei carichi professionali a bagno d'olio dove ho messo mano (da 1 o 2KW continui, raffreddati ad aria/olio) c'erano elementi cilindrici su ceramica cava a strato.

C'era indicata la frequenza massima di utilizzo?

John Doez ha scritto:

Di sicuro, ma non posso ricordarmelo, parliamo di oltre 20 anni fa, erano delle specie di caloriferi di ghisa o simile con dentro olio minerale, con un gruppo ventole poste sul fondo attivate da termostatica, i resistori avevano la faccia di questo:

Parlo del solo elemento ceramico logicamente, il fatto che fosse cavo penso servisse per la circolazione dell'olio all'interno.

Avendocelo li e mettendo come carico uno scaldabagno ad esempio 220V 1000W

rifasato eventualmente con l' aggiunta di un condensatore variabile, potrebbe andar bene anche quello?

BruAnt wrote in news: snipped-for-privacy@googlegroups.com:

meglio ancora, ci sono queste:

Ciao, AleX

rondine ha scritto:

Meglio una friggitrice col cestello estraibile.

to:

Ho un frigorifero con la lampadina bruciata, posso usarlo?

mandi

zio bapu ha scritto:

Vai tranquillo, ma non riempirlo troppo!

to:

hi-hi-hi la friggitrice potrebbe proprio andare, che mentre fai le prove ti fai pure un frittino di pesce! buonoo!!

ompri il carico fatto dagli altri? "Soltanto dalle idiozie nascono i fior" diceva una canzone ..forse

"BruAnt" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@googlegroups.com...

Credo sia per evitare che scocchi l'arco tra i reofori in basso e la massa del connettore. Diciamo che e' difficile che succeda a meno di non usare potenze notevoli, il che e' controindicato con la potenza dissipabile :)

Quanto lavoro Sandro!!!! Una resistenza sola a bagno d'olio e hai risolto il problema. Quello riportato nel link (lavoro pazzesco) prevede resistenze al 5% di tolleranza, dove va a finire la precisione? Non ci siamo proprio, no no no, olio olio. Ciao Gabriele - i4gkj

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Perche' mettendole in parallelo peggiora?

Tubo di rame ricotto da 5mm di diametro, 2 pezzi da 35cm, 5?,

66 resistenze da 2w anti-induttive, 7?, PL 239 da pannello, 2,50?, barattolo per vernice, 1,50 ? , 3 litri di olio minerale da auto pagato, 3,99? a litro, funziona, un paio d'ore di lavoro.

Sandro ha scritto:

Che funzioni non ci sono dubbi, ma la curva d'impedenza?

"El_Ciula" ha scritto nel messaggio news:o18op0$12a3$ snipped-for-privacy@gioia.aioe.org...

Che gli importa? Molto probabilmente lo usa in HF.

solo HF!