Devo produrre una specie di chiave hardware, a costo veramente esiguo.
Avete presente i vecchi impianti di allarme anni 80 attivati dall'esterno dell'abitazione con una semplice chiave con un circuito LC (o una resistenza!)? Il circuito LC, alimentato, risuona ad una certa frequenza che e' rilevata da un filtro. Se la frequenza e' quella giusta, un pin va alto.
Dovrei fare una cosa simile, ma siccome non siamo piu' nel 1982, avrei piacere che fosse un po' piu' robusta. Magari una sorta di blocco per X secondi/minuti se l'accordo non e' quello giusto.
Pero' questa e' solo la mia supposizione, e magari mi sbaglio. Sono ancora affidabili certi aggeggi?
Non ho la capacita' di cimentarmi con Arduino, Pi e compagnia bella, ma conosco solo l'elettronica digitale spicciola e ne ho una discreta abilita' alla realizzazione.
Il circuito non servira' ad attivare o disattivare un allarme, bensi' avra' il compito di attivare un servocomando che si occupera' di sbloccare una porta. A me serve solo il pin alto o basso.
Di mezzo c'e' un muro con tanto di pulsante per il campanello.
La chiave vorrei che fosse abbastanza portabile, e il sistema usato negli anni '80 mi sembra quanto di piu' semplice e geniale possa esistere. Del resto, il miglior antifurto e' quello che il ladro non conosce o non vede, e se parlamo di auto, lo "staccabobina" con interruttore nascosto o mimetizzato e' sempre in gran voga.
Idee? Schemi?