Che rischi si corrono a privare un utilizzatore della presa di terra?

Salve a tutti, Per una serie di motivi, sono stato costretto, almeno provvisoriamente, a privare un utilizzatore della presa di terra. L' utilizzatore in questione è un normale computer. Mi chiedevo, che rischi si corrono a lasciarlo così? Cosa potrebbe succedere di grave eventualmente? Non penso che un computer abbia scariche elettriche sul case... o meglio, non tanto facilmente. Che dite?

Bye,

-- Carmine ( snipped-for-privacy@gmail.com (Togli la scritta NOSPAM) ) Webmaster di The Total Site 4 :

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MariokartDS Codice Amico: 532639027909 - CarmineC in MarioKartDS Se un circuito funziona al primo tentativo è perchè il problema è molto più nascosto e subdolo di quanto tu possa pensare... E apparirà nel momento in cui farà il massimo danno

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Carmine [www.thetotalsite.it]
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a casa mia non c'è la terra... e dopo diversi anni che il pc è acceso 24 su

24 nella stanza in cui dormo non ci sono problemi penso che la dimostrazione pratica valga mille teorie... (ps meglio però che la terra ci sia)
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xdecax

"Carmine

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" wrote in news:eb5ncu$1lf$ snipped-for-privacy@area.cu.mi.it:

Diciamo che è meglio non toccare contemporaneamente case metallico e termosifone (o altra conduttura potenzialmente a terra...)

I filtri di rete dell'alimentatore hanno una coppia di condensatori tra i conduttori di fase/neutro e terra. (Vedi esempio:

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In assenza del collegamento di terra il case si porta a circa metà tensione di rete. La capacità non dovrebbe essere tale da far scorrere correnti dannose ma... non si sa mai...

(BTW...

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Ciao, AleX

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AleX

la messa a terra protegge anche l'utente... per cui se la fase va a toccare il case, chi tocca il case rischia di rimanerci secco! così sei scoperto... attenzione!

-ice-

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ice

Di /domenica, 06 agosto 2006/, *Carmine

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* ha scritto:

Interveniva la protezione differenziale?

Il PC non corre rischi particolari...

In caso di guasto a terra dell'alimentatore ti ritroveresti la 220 V~ sul case, senza che la protezione di casa (salvavita) intervenga.

Quindi se tocchi il case è come se infilassi un dito nella presa...

Ciao.

--
 /   _ _ | Xnews e la documentazione in italiano
( (/( (/ | http://web.lacasadialice.it/alanford/
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Alan Ford

"Alan Ford" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@ID-176488.user.individual.net...

Il "salvavita" interviene! Dopo aver preso una bella botta, ma interviene...si chiama "salvavita" apposta. Se ci fosse la terra, interverrebbe quando si verifica il guasto e non ci sarebbero problemi.

Non è consigliabile, comunque, tenere un pc senza la terra, per via dei filtri di rete (condensatori) che buttano un po' di corrente sul case, e toccarlo potrebbe essere abbastanza fastidioso. Inoltre se questi filtri ci sono ci sarà un motivo, e vanificarne la presenza in questo modo potrebbe portare a malfunzionamenti.

Se la soluzione di tenere il computer senza terra è temporanea può anche andar bene, a patto di avere l'interruttore differenziale e di toccare il case il meno possibile.

Ciao! Kingofcastle

Reply to
Kingofcastle

"Kingofcastle" wrote in news:44d893cb $0$30250$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it:

"salvavita" è un nome registrato BTicino ;-)

Da qui ad essere sicuri che in qualsiasi condizione lo sfortunato utente se la passa indenne, sempre e comunque, ce ne corre...

AleX

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AleX

Di /martedì, 08 agosto 2006/, *Kingofcastle* ha scritto:

Non è sempre detto... :(

Appunto, ben al di sopra della curva di sicurezza (che peggiora in presenza di bambini, persone malate di cuore, vicinanza di masse estranee, piedi scalzi, etc.).

Non collegare a terra qualunque apparecchio non di classe II (a doppio isolamento - senza lo spinotto centrale per intenderci) costituisce un grave rischio (oltre ad essere fuori norma) per la persona, anche in presenza di differenziali ad alta sensibilità (10 o 30 mA - che realizzano una protezione supplementare contro i contatti diretti).

No.

Ciao.

--
 /   _ _ | Navigare necesse est, vivere non est necesse  -- Pompeo
( (/( (/ | Concepción, Victoria, Sant'Antonio, Trinidad, Sant Jago
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A. Pigafetta

"A. Pigafetta" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@ID-176488.user.individual.net...

Ok, ritratto! Meglio non farlo mai!

Io sapevo che in determinate condizioni, ad esempio in edifici storici importanti, in cui non è possibile realizzare l'impianto di terra in tempi brevi è legale utilizzare il solo differenziale anche per la protezione delle persone. Per questo motivo la BTicino lo ha chiamato "salvavita", abbastanza astutamente dal punto di vista del marketing ma criticabile da quello della sicurezza elettrica.

Ciao! Kingofcastle

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Kingofcastle

Di /martedì, 08 agosto 2006/, *Kingofcastle* ha scritto:

Ci tenevo solo che l'OP si rendesse conto dei rischi che si assume...

:-)

Senza scomodare gli edifici pregevoli per arte o storia, nel 1991 ai tempi del d.p.r. 447 (il decreto di attuazione della legge 46/90) ci furono parecchie discussioni in merito (intendo solo per l'adeguamento degli impianti antecedenti alla legge, non per queli nuovi, eh), visto che si parlava solo di interruttore differenziale (e non di impianto di messa a terra).

L'impianto di terra è comunque necessario per la realizzazione della protezione contro i contatti indiretti (a maggior ragione in un sistema TT - quale quello di casa).

In alcuni casi la salva anche, gli effetti fisiologici della corrente attraverso il corpo umano sono molto diversi da persona a persona ed a seconda dalle condizioni in cui ci si trova...

La sicurezza elettrica non è fatta dal marketing, ma, come per le altre cose in cui il rischio per le persone non è trascurabile, definita da normative e leggi specifiche con annessi enti preposti per le verifiche.

Ciao.

--
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A. Pigafetta

"A. Pigafetta" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@ID-176488.user.individual.net...

Grazie per la spiegazione! Io nel '91 avevo 8 anni...e queste cose le posso sapere solo per sentito dire!:)

Ma l'interruttore differenziale, quindi, è sempre obbligatorio?? Esempio: impianto con magnetotermico che scatta circa a 15A, con terra di cui si riesce a tenere molto bassa la resistenza (sotto 1 o 2 ohm), è obbligatorio il differenziale?

E' solo per curiosità, eh, non ho il reale bisogno di sapere queste cose...ma son curioso:)

Ciao! Kingofcastle

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Kingofcastle

Di /mercoledì, 09 agosto 2006/, *Kingofcastle* ha scritto:

Sì (a casa).

Sììì :o)

Non vorrei farti un trattato (anche perché non faccio Carrescia di cognome e non ne sarei in grado), ma se consideri il c.to equivalente:

TRAFO _ _ _ 220 V verso terra --( )( )( )---------------------------- | _ _ _ o--( )( )( )--------------------o------- | _ _ _ | o--( )( )( )--------------------|------- | ____|____ _ | | | | (") | GUASTO | o |___/|\ Rc+Rtc | A TERRA | /_ | | \ | |____/___o| / \ | V | _/___\_ | PE | ''''''' .-. .-. | | Rn | | Rt |_| |_| | | __|__ __|__ ___ ___ _ _

Dove: Rn = la resistenza di messa a terra del neutro (in cabina) Rt = la resistenza di terra Rc+Rtc = la resistenza del corpo umano + quella verso terra

In un sistema TT (la terra non è distribuita dall'ente erogatore) si ha questa situazione:

l'impedenza del conduttore di fase è di qualche decimo di Ohm, trascurabile (assieme all'impedenza interna del trasformatore) rispetto alle altre resistenze.

Nei confronti della persona (Rc+Rtc) il c.to di guasto è rappresentato dal partitore Rt e Rn (il tipo si "cucca" la tensione ai capi di Rt).

La resistenza del neutro (Rn) è spesso inferiore all'Ohm, quindi per rispettare il limite della Ul di 50 V (punto sulla curva di sicurezza¹

50 V entro 5 s), la resistenza di terra dovrebbe essere inferiore a circa 0,3 Ohm (la tensione U0 è di 220 V).

Resistenza difficilmente attuabile; in questo modo poi la cosa dipenderebbe anche dall'ente distributore (Rn), cosa che si vuol comunque evitare (ne intuisci le possibili cause? :).

Non posso neanche agire sul tempo di intervento (accorciandolo), poiché non ho la certezza che il guasto sia franco (il filo staccato potrebbe non toccare bene la massa ed introdurre un'ulteriore resistenza).

Non so se hai mai visto la curva di intervento di un magnetotermico; un

16 A curva C per intervenire in 5 s ha bisogno di almeno il triplo della sua corrente nominale.

Per concludere ;;^_^ in un sistema TT soddisfare la condizione Rt < Ul/I5s con dispositivi a massima corrente è difficile (ma soprattutto non garantito nel tempo) e richiede resistenze di terra inferiori all'Ohm.

In sostanza gli interruttori differenziali sono più che "consigliati" dalla normativa attuale² (oltre l'impianto di terra - obbligatorio - s'intende).

Riguardo i discorsi precedenti sui contatti diretti/indiretti e l'assenza di impianto di terra, ti rimando agli artt. 412.5.1 e

531.2.1.5.

Pigafetta si imbarcò per curiosità appunto, e solo per questo ti rispondo... ^^

Scherzo, ma se vuoi approfondire (visto che credo siamo ormai molto OT) puoi leggerti questo ottimo libro:

Ciao. _____

¹ ² ³
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A. Pigafetta

"A. Pigafetta" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@ID-176488.user.individual.net...

Grazie per il quasi-trattato!:)

Ciao! Kingofcastle

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Kingofcastle

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