In data dicembre 2017 alle ore 14:39:19, ha scritto:
solo se viene dichiarato che cavo usano Io ero l=E0,e c'erano stand dove veniva elencato il modello del cavo(che no= n si poteva non vedere perch=E8 in certi casi era grosso come il corrimano della scala mobile),altri invece dove non era dichiarato,ma si vedeva che =
non era la piattina da elettricista
Anzi secondo me avrebbero fatto pi=F9 bella figura a dire " le nostre casse= suonano cos=EC bene anche con un cavo qualsiasi"
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Se sapessi che abiti dalle mie parti cercherei in tutti i modi di farmi assumere dalla Folletto. Consiglio: se mentre fai zapping capiti su qualche canale di televendite, non fermarti neanche un secondo e riprendi immediatamente la scansione...
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Il giorno domenica 10 dicembre 2017 20:45:57 UTC+1, blisca ha scritto:
Intendevi la documentazione che gli avevano inviato? Allora no. Gli articoli di NE: Rivista 175-176 (nov-dic 1994) pag. 64-73, La verita sui cavi per altoparlanti Rivista 184 (apr 1996) pag. 96-105, I cavetti d'ingresso per gli amplificatori hi-fi
"Un cavo che lavora in BF serve soltanto per trasmettere una tensione alternata la cui frequenza massima non supera mai i 25'000 Hz" (anche meno ... direi).
"L'induttanza del cavo potrebbe influire sul segnale soltanto se questa raggiungesse una lunghezza pari a 1/4 d'onda."
La lunghezza d'onda a 25'000 Hz e' 12'000 metri, quindi un quarto d'onda sarebbero 3'000 metri.
sorvoliamo la severa (e giusta) critica della pubblicita "truffa" come anche oggi tollerata dalla legge (le societa' del capitalismo-fascista sono fondate sulle truffa).
Vediamo cosa si puo' dire di questo:
Per frequenze inferiori a 30 kHz, l'induttanza del cavo e la sua capacita' parassita puo' avere influenza se le due casse acustiche sono poste collegate con piu' di
100-200 metri di cavo ognuna.
A proposito, leggendo mi e' venuto in mente un problema che potrebbe causare un cavo di sezione insufficiente:
dato che la caduta di tensione dipende dalla corrente ovvero dalla potenza immessa, un cavo insufficiente attenua il segnale che esce dalla casse molto di piu' quando i suoni sono ad alto volume che a basso volume, quindi cosa succede se il volume cambia frequentemente e di molto di intensita' ?
Credo che un cavo di sezione insufficiente tende ad "appiattare" questi forti e bassi (tipici nella musica classica) e quindi questo potrebbe essere plausibilmente rilevato da un audiofilo se la sezione e' scarsa. Ma questa e' una questione di "insufficienza" del diametro e non di "qualita' del rame dei cavi". Ipotesi, forse qualcuno ha "sentito una differenza" semplicemente perche' confrontava i "cavi speciali" (che ho visto sempre con sezioni "generose") con comuni cavi elettrici da 1,5 mm2 ? Se ho ragione, allora la differenza di ascolto puo' esserci, ma non e' dovuta alla "qualita'" dei materiali, ma bensi' alla sezione dei cavi (come mettere a confronto un 2,5 mm2 o financo un 4 mm2, con un magro 1,5 mm2), in presenza di impianti potenti (direi oltre i 100W per cassa) ascoltati ad alto volume della musica e con un suono con una ampia dinamica (come appunto, la musica classica). Se cosi' fosse, basta prendere un cavo elettrico comune da 4 mm2 e vivete tutti felici e contenti.
Che ne dite ?
Vedo che NE suggerisce circa 2 mm2 per 100 watt di potenza, quindi il comune filo elettrico da 1,5 mm2 sarebbe poco consigliato. Condividiamo ?
Riguardo alle componenti reattive:
"... e' vero che distanziando i due fili le capacita' parassite si riducono ... ma cosi' facendo aumenta l'induttanza parassita"
questo ovviamente va a contestare chi suggeriva fili separati e distanziati. Plausibile ?
Secondo NE questi valori hanno effetto solo oltre i 20'000 Hz, quindi fuori dall'udibile umano ?
Calcolano una diversa riduzione di potenza alle varie potenze:
0,2% sui 10 kHz
0,3% sui 15 kHz
0,4% sui 20 kHz
nel caso di una capacita' parassita di 4000 pF. Anche qui potremo teoricamente avere una differenza udibile ? (ma non basterebbe spostare la regolazione tra bassi ed acuti per compensare ?)
Notare che i cavi che vanno a diminuire la capacita parassita, pero' aumentano cosi' l'induttanza, che pero' sembra meno influente ?
PS: per capire le tabelle, ricordate che la capacita' va ad inserire una "resistenza in corto", quindi l'ideale e' questa "resistenza" sia piu' alta possibile, per questo i 2 kohm a 4000 pF sono peggio dei 25 kohm a 300 pF. L'induttanza va invece ad inserire una "resistanza in serie" e quindi l'ideale sarebbe che questa "resistenza" fosse la piu' bassa possibile, per questo 0,38 ohm a 3 uH sono meglio di 1,25 ohm a 10 uH.
Mi fermo qui, perche' e' su queste capacita' ed induttanze che vanno a giocare i venditori di cavi "speciali" (ma mai citano le sezioni ... ).
Ritengo pero' che NE abbia toppato nell'indicare una differenza in uH tra cavi speciali ed comuni. Avrebbe dovuto verificare se questa differenza e' reale oppure dipende da fattori che sono riproducibili anche con cavi comuni. Cioe' mostrano delle curve, con un cavo "speciali" che attenua dagli 80 kHz, uno normale che parte dai 60 kHz, ed un cosidetto "economico" che parte da 18 kHz. Contesto l'argomentazione perche' rispecchia la tesi dei venditori di cavi speciali, senza entrare nel merito se esiste veramente una "diversa" costruzione.
Sull'effetto pelle poi farei una risata, perche' i cavi comuni sono multifilari e non cavi pieni tondi.
Ahhaaa ... vedo a pagina 72 da dove nasce il suggerimento di usare una cavo multiplo da 4x1,5 mm2 oppure due piattine bifilari tenute unite da nastro isolante (o userei un tubicino flessibile ed abbondante talco per fare scorrere le due piattine, e' piu' elegante)
L'intenzione sarebbe di ridurre l'induttanza parassita ? (secondo loro tra i 0,25 uH ed i 0,4 uH per metro ?)
Cosa succede con la capacita' parassita in questa disposizione ?
In ogni caso, tutto il discorso di NE va ad affermare che questo "supercavo" (acquistato o in fai-da-te) non da effetti rilevabili, quindi perche' perdersi a fare "supercavi" fai-da-te ?
Insomma, l'unica cosa a cui fare attenzione mi pare essere che:
- la sezione in rame sia decente
Cavetti schermati ? Dopo tre pagine di sproloqui :-) (qualcuno pure condivisibile, ma troppo fuori tema) arriviamo alla questione della capacita' parassita con cavi schermati.
Queste differenze appaiono irrilevanti se i cavi sono meno di 0,5 metri di lunghezza. Quindi abbiamo il suggerimenti implicito: evitate le connessioni piu' lunghe di 0,5 metri, cosi' se il vostro e' un cavo "economico" non c'e' differenza rilevabile.
La capacita' parassita e' indicata in 400 pF per un cavo schermato "cinese ?" ed in 60 pF per un cavo speciale Hi-Fi. C'e' poi il cavo normato RG.175 con 100 pF (vedi i dati del costruttore).
Allora, dipenderebbe dalla impedenza d'uscita. Se di 50 kohm ed oltre, ci si deve "preoccupare".
Quali sono le sorgenti con quella impedenza d'uscita ?
Con il cavo normato RG-175 pero' pare che si possa cancellare le preoccupazioni. Quindi, mi pare implicito il suggerimento: per cavi fai-da-te usate RG-175 e fateli i piu' corti possibili.
Il cavo "speciale" pare invece inutile perche' fa passare frequenze fino a ... 1,3 MHz (l'udito di Superman ?)
Ultimo consiglio: l'impedenza d'ingresso del pre-amplificatore deve essere maggiore (doppia ?) di quella della sorgente.
Riguardo al lato della connessione a massa dello schermo, non e' cosa che riguarda l'utilizzatore di un impianto Hi-Fi ma solo i costruttori (fai-da-te) degli apparecchi, nel decidere dove fare la connessione aggiunta a massa. I cavi invece devono avere lo schermo collegato da ambedue i lati, altrimenti non si chiude il circuito.
Pero' se siete "ardimentosi" e subite un ronzio fastidioso, aprite il mobile e se vedete un "ponte" tra schermo e carcassa del mobile, tagliatelo (ma questo accade con le "cinesate"), tenete pero' conto che magari il "ponte" era stato fatto per ragioni di sicurezza elettrica (a scapito della qualita' d'ascolto).
C'e' anche un consiglio sul posizionamento dei cavi "intorno" al trasformatore di alimentazione, suppongo considerando che sappiate "dove" si trova all'interno del mobile. Tagliate corto, passando i cavi tutti dallo stesso lato (ma se il cavo stereo e' la classica piattina di cavetti schermati, viene naturale, essendo un unico cavo), se c'e' ragione di girare intorno l'apparecchio.
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