Batteria ricaricabile 9v

carletto ha scritto:

allora usa un alimentatore boost che da 5V (USB) ti porti la V a circa

12.6 V con cui alimenti le batterie controllate da un BMS che ti assicura anche il bilanciamento di carica. quando usi il banco delle batterie,spegni il boost

vedi sopra...io ho montato dei BMS su dei trapani a cui avevo sostituito le NiHm con Li e non ho nessun problema ,anzi...

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emilio
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che il progresso avanza e qui si parla di tecnologie relativamente nuove (celle al litio) che puoi maneggiare comodamente con componenti moderni dedicati.

bilanciamento ed abbiano solo regolatori lineari; sarebbe un controsenso dopo che uno usa celle al litio proprio per ottimizzare il consumo di energia.

calcolando che anche i circuiti di carica quasi certamente useranno chip switching.

Certo che una schedina che regola tensioni e correnti di carica e

rigorosamente a componenti discreti farebbe un figurone fra gli

il power bank pronto con celle allo stronzio arricchito e immerse per

24 ore nell'acqua di Lourdes prima di montarle nel cofanetto in radica intagliato con ceselli al tungsteno. Roba da comprarcisi casa alle Maldive in 6 mesi!:)
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asdf

Il 15/10/2019 14:29, asdf ha scritto:

Potrebbe essere questo?

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No, e' il preamplificatore (con annesso emulatore microfonico) di bordo di una chitarra classica elettrificata. Il debole segnale in ingresso e' quello di un trasduttore piezoelettrico. Per quanto sopra, non posso nemmeno eccedere troppo con le dimensioni, insomma contenere il tutto al classico pacchetto di sigarette o poco piu' :-)

Il consumo e' di una Duracell alcalina ogni 10 ore di funzionamento.

carletto

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carletto

Il 15/10/2019 14:42, asdf ha scritto:

:-) Oh, pero' alla fine stavo solo chiedendo una volgarissima batteria al litio ricaricabile, da 9v. Possibile che nel 2019 sia ancora cosi' complicato?

carletto

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carletto

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Sicuramente no, quello sembra un normale BMS che bilancia e basta e forse limita la corrente di scarica, ma non credo basti da solo a gestire il pacco batterie. Servirebbe come minimo un alimentatore a tensione costante e corrente regolata a monte.

Se vuoi una dritta, per aumentare il livello in uscita del trasduttore piezo, incolla un piccolo peso sulla parte non a contatto con il corpo della chitarra; in questo modo quando una vibrazione agisce su un lato, l'inerzia del peso "tiene fermo" l'altro lato quanto basta per esercitare una pressione maggiore, altrimenti si muoverebbe in modo solidale con il lato a contatto riducendo la pressione sul materiale piezoelettrico e quindi il livello del segnale. Il peso rappresenta a tutti gli effetti

medio-alte frequenze mentre man mano che lo aumenti sale il rendimento su quelle basse. Un peso troppo grande e ti ritrovi con i coni dei subwoofer a ballare tutte le volte che prendi in mano la chitarra anche senza suonare. Va sperimentato caso per caso.

Problema classico dei chitarristi:) Ma con le dimensioni dovremmo poterci entrare senza problemi.

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asdf

Mi fa pensare il fatto che duri solo 10 ore. La pila che ho sul basso dura mesi e mesi, e ogni suonata sono 2-3 ore minimo.

assorbe svariate decine di mA, un po' troppo imho. Provato a considerare un preampli con un solo FET o transistor a basso

grazie allo stadio singolo.

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asdf

Il 15/10/2019 15:59, asdf ha scritto:

Mah, come resa timbrica e' perfetta cosi', d'altronde e' un sistema ultra colludato (e se lo fanno pagare fior di quattrini, del resto e' il top, se vuoi un certo tipo di sonorita' e resa a volumi da palco...)

Si', posso permettermi di eliminare il vano batterie che monta ora, e allargarmi un po'. E' una Godin Grand Concert Duet, ha la cassa stretta, ma comunque vuota.

Eh... considera che il sistema consuma lo stesso anche se non stai suonando, basta lasciare semplicemente il jack infilato. All'inizio consumavo un patrimonio, in pile Duracell. Poi ho scoperto le ricaricabili linkate all'inizio, ed e' stata una manna dal cielo. Uso la stessa pila ormai da tre anni e va benone, solo che, cautelativamente, mi devo ricordare prima di ogni performance di ficcarci il caricatore per una mezzoretta, altrimenti puo' capitare che mi lasci a piedi di colpo, senza preavviso. La spia di batteria scarica, che pure e' presente sulla chitarra, e' concepita per l'uso con le alcaline, e quando si accende ti lascia ancora un paio di ore di autonomia. Ma con le litio non funziona affatto, dal momento che vanno giu' di colpo....

carletto

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carletto

Il 15/10/2019 16:06, asdf ha scritto:

Non e' un comune preamplificatore: e' un apparato che integra anche un Fishman Aura, che restituisce immagini microfoniche di quattro diversi microfoni hi-end, che puoi scegliere con un selettore dedicato, miscelandole a piacimento al segnale del piezo. Insomma, e' una scelta obbligata :-) E purtroppo e' anche vorace di energia. Invece su tutti gli altri strumenti attivi che ho, chitarre e bassi, effettivamente una comune Duracell mi dura anche un anno.

carletto

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carletto

Il 13/10/2019 14:54, carletto ha scritto:

potrebbero andar bene anche 2, solitamente hanno una tensione a piena carica di 4,2V.

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Fede

dentro il corpo della chitarra, modifica abbastanza classica e che funziona anche abbastanza bene con mandolini e altro.

esclusa sfilando il cavo. Se non devi suonare il cavo va sfilato per poter spegnere tutto, se no rimane in tensione tutto il tempo.

diverse curve di scarica.

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asdf

uno cominci a cedere e in breve butti la pila). Un'alternativa, magari solo per concerti o comunque dove servono garanzie di funzionamento, potrebbero essere le pile sempre a 9V al litio, ma non ricaricabili, in pratica quelle usate negli allarmi antifumo.

non 8.4 come le LiIon o 7.2 come le NiMH. Unico problema: costano e naturalmente non le ricarichi, ma se limitassi ad usarle in casi critici, e le normali ricaricabili per tutti gli altri, alla fine la spesa sarebbe sopportabile.

Se invece decidessi di costruirti il pacco batterie esterno, i pickup che

me problemi di rumori non ne avresti.

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asdf

Concordo con te (ma questo gia' lo sapevi) .

:-)

--

Ciao, Renato
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Renato_VBI

Il 15/10/2019 19:37, asdf ha scritto:

A spanne, durano il doppio ma costano il triplo. Non mi sembra un grosso affare...

Le NiMh 9v manco le prendo in considerazione: oltre alla tensione piu' bassa hanno una capacita' risibile, e anche qualche problema di autoscarica.

Alla fine quello che mi interessa e' risparmiare sul lungo termine, evitare il continuo monta-smonta batterie (l'alloggiamento non e' particolarmente robusto), e avere una ragionevole affidabilita'. Lo strumento lo uso praticamente tutti i giorni. Le Znter che ho linkato sarebbero perfette, danno 9v spaccati e costanti, per la ricarica non serve nemmeno sconnettere la batteria e/o rimuoverla dal suo alloggiamento, hanno la presa miniusb su un lato. L'unico problema e' che non avvisano quando stanno per scaricarsi: o fai un conteggio sommario delle ore, o ricarichi prima di ogni uso.

Non so, potrei provare con qualche piccolo powerbank con uscita a 9v. Male che va avrei buttato 20/30 euro.

carletto

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carletto

Si, ma occhio che i powerbank sono fatti pensando ai cellulari; non mi stupireai affatto se generassero schifezze, mentre se il regolatore lo fai tu puoi prevedere il filtraggio che serve per l'uso con roba analogica. Il tentativo non sarebbero soldi buttati cmq, al massimo anche non potendoci suonare, tornerebbe utile per ricaricare la batteria nell'alloggiamento.

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asdf

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