Alternator welder

Memmeddu ha scritto:

Credo che in quasi tutti gli alternatori le due spazzole vanno agli estremi dell'avvolgimento del rotore che genera il campo rotante, quindi devi dare tensione, o meglio far scorrere corrente tra le due spazzole , se no l'alternatore non genera prorio niente...

corrente tramite i cuscinetti ( se stanno funzionando bene i cuscinetti potrebbero rimanere isolati dal velo di grasso che avvolge le sfere...)

--
Saluti 




Quando i ricchi si fanno la guerra, sono i poveri che muoiono. 

Jan-Paul Sartre
Reply to
QuelloGrosso
Loading thread data ...

QuelloGrosso ha scritto:

Guarda questo link:

formatting link

E'spiegato molto bene, e vedi che le due spazzole vanno ai due estremi delle bobina del rotore.

--
Saluti 




Quando i ricchi si fanno la guerra, sono i poveri che muoiono. 

Jan-Paul Sartre
Reply to
QuelloGrosso

Quello grosso scrive

formatting link
qde.html

delle bobina del rotore.

al collettore e l'altro all'asse del rotore stesso

Reply to
Memmeddu

Memmeddu ha scritto:

guarda lo schema in basso a pagina 4 e vedrai che l'avvogimento presenta

vedere che le due spazzole sono agli estremi e per un errore nel disegno

Prova a misurare con un ohmetro se i due collettori ad anello sono in conduzione con l'asse, poi ci dici.

--
Saluti 




Quando i ricchi si fanno la guerra, sono i poveri che muoiono. 

Jan-Paul Sartre
Reply to
QuelloGrosso

Il giorno domenica 14 maggio 2017 10:15:00 UTC+2, QuelloGrosso ha scritto:

-di-qde.html

olo al collettore e l'altro all'asse del rotore stesso

Ora mi spiego meglio Se collego pos neg alle spazzole scaldano i cavi e fondono i morsetti produ cendo zero.

Proprio ieri mattina ho controllato col ohm del tester e mi da conducibilit

con resistenza tra collettore ed asse, ad entrambi i campi. Inoltre in un weldernator su YouTube si vede il neg collegato alla carcassa e solo un cavo al campo

Reply to
Memmeddu

Il giorno domenica 14 maggio 2017 10:34:33 UTC+2, Memmeddu ha scritto:

:

k8-di-qde.html

mi

polo al collettore e l'altro all'asse del rotore stesso

?,

a a
o

ducendo zero.

? con resistenza tra collettore ed asse, ad entrambi i campi.

sa e solo un cavo al campo

Non ti resta che provare e farci sapere.

mandi

Reply to
zio bapu

"Memmeddu" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@googlegroups.com...

cioe', secondo te, la bobina del rotore prende il negativo dall'albero rotante, cioe' dai cuscinetti senza passare dalle spazzole ? siamo messi bene.....

a me risulta che la bobina del rotore sia solo una e le sue 2 estremita' vanno al collettore.

qui la vedi bene:

formatting link

Reply to
alfio

Alfio scrive

La valeo fa sempre cose particolarmente difficili e strizzapalle Ovviamente al cervello a furia di pensare e non cavare piedi, gli spuntano due palle

Reply to
Memmeddu

Ho provato ma niente, come potrei farlo a magneti permanenti in modo semplice? Per ottenere i 200 A ma poi il problema sarebbe che niente regolatore vuol dire tensione non propriamente regolabile, dite che variando i giri riesco a regolare la tensione in uscita?

Reply to
Memmeddu

Positivo sul polo di uscita positivo e negativo e carcassa

Reply to
Memmeddu

Ma non li avevi tolti?

Comunque, rotto per rotto, smontalo tutto e vedi se trovi qualcosa, un cort o o altro.

mandi

Reply to
zio bapu

Zio bapu scrive

to o altro.

Per la piastra diodi, avevo spiegato che il problema non sissisteva in qua

Penso che smonto tutto come da te suggerito.

Reply to
Memmeddu

"Memmeddu" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@googlegroups.com...

forse. ti spiego come e' fatto il rotore di un alternatore, poi vedi tu se ci riesci.

guarda bene questa foto che ti avevo gia' linkato:

formatting link
si capisce bene che la bobina del rotore e' avvolta intorno all'albero (su un rocchetto ovviamente). la bobina genera i 2 poli magnetici in asse con l'albero, supponi nord a sinistra (lato dell'albero che finisce con il filetto), sud a destra (lato spazzole) le 2 piastre in ferro montate ai 2 estremi della bobina, fatti come dei bicchieri tagliati a spicchi triangolari, fanno si che i poli magnetici vengano traslati sul fianco della bobina. se guardi di fianco, parallelo all'asse di rotazione, vedrai che si alternano un triangolo che arriva dal polo nord, e uno che arriva dal polo sud. questo e' quello che serve alla parte statorica per generare tensione tensione, una alternanza del campo magnetico Nord-Sud, perpendicolare all'asse di rotazione.

la tensione di uscita dipende in modo direttamente proporzionale dal campo magnetico B e dal numero di giri n (K=costante) Vout = K * B * n

se il rotore lo alimenti con corrente costante, B sara' costante, per cui la tensione di uscita sara' direttamente proporzionale solo al numero di giri. se ora gira a 1000rpm e genera 10V, quando girera' a 2000rpm produrra'

20V.

il regolatore nell'alternatore delle auto serve proprio a mantenere la tensione di uscita indipendente dal numero di giri. quando il motore e' al minimo, la corrente che passa nel rotore e' la massima, quando il motore gira al massimo la corrente nel rotore viene ridotta in proporzione.

Reply to
alfio

Alfio scrive [CUT]

Hai spiegato molto bene

Ma mi rimane un dubbio volendo tentare, con un altro alternatore,magari col regolatore rotto, devo eliminare questo e poi isolare le spazzole come ho fatto con questo....

Quanto costa un reostato adatto, ho letto che varia dai 5 ai 15 ohm ma ser ve necessariamente da 15 A protetto da fusibile da 10 A.

sarlo a 48v per saldare ad elettrodo e per usare la smerigliatrice da 230 c he avevo modificato per andare a batteria, poi la posso scendere a 12V per ricaricare batterie, oppure addirittura a 110v per alimentare lampadine a l ed 110 220

Per regolare la corrente devo costruire un reostato enorme con spira in fil o di acciaio inox o ferraccio.

Non esiste un altro modo?

a?

Reply to
Memmeddu

Ho pensato una cosa... Ho guardato tanti video dove disassemblano le lincoln sa 200 -250 -300 ecc Ho visto che la regolazione della corrente di saldatura avviene tramite un

Stavo pensando che si potrebbe usare questo metodo abbinato all'accellerato re e a degli interruttori sul commutatore che taglia l'alimentazione ad uno

cienti me ne sarebbero bastati 220A)

Dovrei quindi isolare tramite il commutatore il positivo in uscita dal seco

orrei infatti che le correnti in gioco rompessero i diodi e bruciassero gli avvolgimenti) Poi un interruttore sul commutatore che accende il campo del secondo altern atore, sorge spontanea la domanda Conviene usare un reostato doppio oppure un reostato da 5ohm 100w di AliExp ress che regola entrambi i campi?

Reply to
Memmeddu

Ho eliminato il regolatore di tensione all'allenatore e ho collegato il pos itivo alla spazzola positiva e la negativa la ho collegata alla carcassa.

orrente in uscita e un alternatorino da 30 A per alimentare i primi due e r icaricare la batteria, una volta che ho tutto posso iniziare a calettare to do per poi provarla sul goldoni 228 del vicino. Sperando di ottenere un buon risultato.

Reply to
Memmeddu

Tra mettere un paio di chiodi per sospendere un cavo, il piccolo problema al dito (quasi svenivo), la cena (alle 23:00) e la TV mi sono scordato di c ondividere dei dati raccolti oggi.

Fatto una prova con l'alternatore. Per simulare il carico resistivo del reostato ho usato una lampadina da 21w . Ho fatto girare col trapano a 2500 giri.

imezzata.

oducendo corrente.

ente in Italia anche se sta a Milano) Tensione di 22.8 volt.

e di colpo a 0 ha invece dato una lettura di caduta progressiva per poi col lassare

22.8 21.3 18.0 17.5 16.8 16.2 15.0 14.6 13.7 0 0

Questo mi fa pensare o che il rotore rimanga magnetizzato e piano piano si spegne Oppure che ho sbagliato qualcosa nell'eliminare il regolatore di tensione, in quanto ci dovrebbe essere un piccolo condensatore con diodo nel circuito

e scesa la tensione ma sarebbe salita. Voi cosa ne pensate?

Ps forse mi danno un Lombardini 10 cv diesel fuso(semplicemente non accende penso che sia un problema di guarnizioni) Me lo danno a gratis lo provo a riparare e poi dovrei montare una puleggia su volano facciamo rapporto 1 a 3 giri all'allenatore?

Non so quanti giri faccia in rapporto al motore. Comunque penso che se mando il motore a 2500 3000 rpm 9000 giri all'allenat ore siano sufficienti per avere una buona tensione per la saldatura. Voi che dite?

Reply to
Memmeddu

a al dito (quasi svenivo), la cena (alle 23:00) e la TV mi sono scordato di condividere dei dati raccolti oggi.

1w.

dimezzata.

producendo corrente.

lmente in Italia anche se sta a Milano)

ere di colpo a 0 ha invece dato una lettura di caduta progressiva per poi c ollassare

i spegne

, in quanto ci dovrebbe essere un piccolo condensatore con diodo nel circui

bbe scesa la tensione ma sarebbe salita.

de penso che sia un problema di guarnizioni)

a su volano facciamo rapporto 1 a 3 giri all'allenatore?

atore siano sufficienti per avere una buona tensione per la saldatura.

..io ci proverei pure l' autoeccitazione.. magari partendo con un po di ten sione messa sugli avvolgimenti per il campo.. rinforzata con la corrente di quando l' alternatore comincia a generare.. m a in questo caso un po di elettronica magari ci servirebbe..

La cosa ti potrebbe funzionare anche per proteggere i diodi qualora la pinz a finisse accidentalmente in cortocircuito con la massa..

peggiorare il rendimento frulla frulla a 9000 o passa non vorrei ti si sfacesse il rotore

Reply to
rondine

rondine ha scritto:

Se riesci misura il diametro delle pulegge del motore originale dove era montato l'alternatore , se conosci il regime di rotazione massimo del motore originale ti ricavi il regime di rotazione di progetto per quell'alternatore.

Non fare prove a occhio, sopratutto se non hai l'occhio su quelle applicazioni, ma usa il cervello...

--
Saluti 




Quando i ricchi si fanno la guerra, sono i poveri che muoiono. 

Jan-Paul Sartre
Reply to
QuelloGrosso

ElectronDepot website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here. All logos and trade names are the property of their respective owners.