Alimentare LED 12V a tensione di rete...

Ho un dubbio.

Vorrei alimentare (meglio: sottoalimentare, in modo da limitare al massimo il calore e, magari, aumentare l'efficienza) questi splendidi led, nominalmente 12V, 10W.

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(ve', io li ho pagati 65 cventesimi. Vanno "spesso" in offerta e penso siano facili da trovare su aliexpress).

In prospettiva, questi sono forse piu' delicati, ma "belli" di sicuro. Non li ho sperimentati, credo richiedano tensioni piu' alte di 9V.

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Vorrei semplificare al massimo il circuito, ho a disposizione una quantita' di condensatori ex "tubo fluorescente" (quelli messi per rifasare "un minimo") da 7 micro, ancora validi. I LED saranno messi in alto, isolati e fuori portata di "dito". Mi basta "poca luce" per vedere dove infilare... la chiave. O:-)

Ho notato che gia' a 9V si accendono e non fanno calore. A 9V, misuro 44 mA. Per arrivare a 100mA, devo alzare a 9,8V (e non ci si tengono gli occhi manco un secondo, tanta luce fanno. Meno di un watt, caspita!).

Solo che... ho qualche difficolta'. Gia' non capisco "quanta corrente" fa la reattanza in serie del condensatore da 7 micro, ma poi... "mi basta"? Temo di bruciare tutto, in fondo un led non e' una batteria al piombo e non mi pare igienico usare il poor's man charger (vedete su Google) cosi', brutalmente.

Qualcuno ha suggerimenti? Sara' l'eta', ma mi sembra mi sfugga qualcosa. Devo aggiungere una resistenza in serie, ma da quanto? E se ci vuole pure uno zener, finisco per comprare quegli switching da un paio d'euro, ma vorrei mettere "meno roba che si puo' rompere" possibile, contando sul sottodimensionamento del tutto.

Fabrizio

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Bowlingbpsl
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Il 27/02/2018 10:12, Bowlingbpsl ha scritto:

fa

?

i',

l'alimentatore capacitivo conviene solo per piccole correnti

hai sempre bisogno di una resistenza in serie per limitare il picco di

rimane nel circuito e dissipa un bel po' di corrente

potresti sostituire comunque la resistenza con un NTC di potenza, di quelli che si usano per limitare la corrente negli alimentatori switching e usare una resistenza di alto valore per scaricare il condensatore

e un filtro antidisturbo non guasterebbe

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bye 
!(!1|1)
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not1xor1

Il 27/02/2018 10:38, not1xor1 ha scritto:

ehm... dissipa un bel po' di energia ovviamente :-)

per esempio se limiti lo spunto a circa 10A devi usare una resistenza

con un NTC di protezione, quelli usati negli alimentatori switching, te la puoi cavare con circa mezzo watt di energia sprecata

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bye 
!(!1|1)
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not1xor1

Ricapitolando. Se 7 microF "valgono" 500 mA, allora e' gia' "troppo". Ad occhio, me ne servono meno di 100 mA. Pensavo di semplificare al massimo (e modulare la potenza, che schifo non fa) il circuito di alimentazione. Ma mi "perdo" sui calcoli teorici.

Eh la peppa! Ma scusa, se "a regime" io ho, facciamo... boh, i 500 mA di cui sopra, se la resistenza e' in serie, vuoi che 22 ohm dissipino cosi' tanto?

Mezzo watt e' il 50% di spreco, se mi limito ad un watt di "luce". Ma carina l'idea della NTC. Sto cercando, magari me ne faccio mandare un pacchetto da aliexpress (al prezzo di "una" rispetto agli altri fornitori).

BTW, esprimo il mio dubbio sulla dissipazione di 22 ohm uin serie... ma forse ho le idee confuse.

Fabrizio

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Bowlingbpsl

Ricapitolando :-)

avrai i 100mA che ti servono. Ti serve anche un ponte raddrizzatore da 1A ovvero quattro diodi 1N4007,

da 1/2W basta e avanza. Ce la puoi fare!

Ciao Angelo

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iz4dzd

Il 27/02/2018 18:25, Bowlingbpsl ha scritto:

on

mi era sfuggita la specifica dei 100mA

Rc = (2 * pi * f * C)^-1

considerando che 2*pi*50Hz = 314,16

approssimativamente I = (VAC - Vled)* 314,16 * C

che ottieni da: 220 * 314,16 * 1e-6)

si tratta di una semplificazione che non tiene conto dello sfasamento tra V e I, della resistenza di limitazione della corrente di spunto e della caduta nei diodi del ponte

i
'

prodotto della tensione per la corrente, mentre il simpatico Ohm, tra

tra la tensione e la corrente

per cui W (potenza) = V * I ma dalla legge di ohm, se R = V/I allora V = R*I sostituendo V nella legge di Joule quindi W = R * I * I => W = R * I^2

nel nostro caso: 22 * 0,5^2 => 22 * 0,25 => 5,5W

resistenza e la potenza sprecata

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!(!1|1)
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not1xor1

Buono a sapersi, per dimensionare eventuali (pericolosissimi) poor's man charger! :-P (non e' per cercare di uccidermi, ma... insomma. E' comodo e potenzialmente, potrebbe avere funzione di desolfatazione, visti i picchi da 300V a 100 Hz).

Ed io riconfermo con test fatti ieri sera: trovato un (cicciotto) C da un microF, 600V, misurati 62 mA, con resistenza da 22 ohm ed ovvio ponte diodi.

Ed ecco infatti perche' non emetteva calore percepibile al "dito" (DOPO aver staccato la spina, temevo mi scappasse il polpastrello e li' ci fosse la fase). BTW, provato anche con 0,22 microF, ottenendo, mi par di ricordare, 16 mA.

Anche in queste condizioni, il led citato sopra si e' acceso. Sono piacevolmente stupito dell'efficienza di quei led. Ovviamente, non tanta luce con 16 mA, ma con 62... beh, insomma. Mica male. Dovrebbe bastarmi.

Ora ho le idee piu' chiare.

Fabrizio

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Bowlingbpsl

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