aiuto scaricabatterie

"Giacobino da Tradate" ha scritto nel messaggio news:pglbdt$1vdq$ snipped-for-privacy@gioia.aioe.org...

certamente. in realta' il voltmetro e' proprio l'unica cosa che non mi funziona, perche' non ha la possibilita' di leggere tensioni negative per misurare la tensione a cui arriva la batteria devo usare il tester. l'amperometro funziona, e l'alimentatore e' settato per la limitazione in corrente. il collegamento dell'alimentatore nel modo su detto lo puoi vedere come un carico elettronico connesso alla batteria, in cui regoli la corrente.

se guardi bene, il diodo e' sempre polarizzato direttamente, quindi conduce sempre, anche quando finita la scarica, iniziera' a caricarla inversamente. va anche detto che per il solo scopo di scaricare la batteria sia il diodo, sia la resistenza da 15 ohm, non servono a nulla. entrambi aiutano il LM317 perche' dissipano' una parte della potenza persa. questo e' proprio il lato negativo del circuito perche' per scaricare la batteria utilizza molta energia esterna, anziche' usare solo quella della batteria, che sarebbe la cosa piu' logica.

l'uscita del LM317 la puoi collegare ad una qualsiasi tensione che gli permetta di funzionare nei limiti di tensione minima e massima del componente tra Vin e Vout , anche perche' il LM317 non sa altro, non ha pin connessi al tuo riferimento di massa. il datasheet dice Vi-Vo = da 3 a 40V, per cui essendo Vi = 16,7V (nello schema di Luca) il pin out puo' essere connesso fino a -23.3 V in quella configurazione LM317 manterra' la corrente costante pari a

1.25/4.3 = 290mA, per qualsiasi tensione del pin out compresa tra 13.7 e -23.3 V
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alfio
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Il 23/06/2018 11:17, Giacobino da Tradate ha scritto:

mia ! le R sono reali !

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luca

Il 23/06/2018 12:10, alfio ha scritto:

infatti dovrei a breve riceve un ali da banco e forse lo potro' fare con quello ma non sono ancora sicuro sto ancora cercando di trovare una soluzione abastanza valida !

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luca

Il 23/06/2018 13:37, Giacobino da Tradate ha scritto:

l'idea e' questa : usare un lm317 (come corrente costante) , che come si sa' in corto circuito , avrebbe una corrente costante pari al resisore usato per regolarlo , ma essendo collegata una batterie (in serie all'uscita) si formerebbe un corto sotto 0 e per precisare V0-Vbatt per ovviare al problema ho aggiuto un resistore ai cui capi ci saranno un paio di volt , alla fine tutto funziona ora sto' cercando un modo per interrompere lo scaricamento a 0,4v o a 0,9 asseconda delle mie preferenze.

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luca

Il 23/06/2018 15:44, alfio ha scritto:

il diodo e la resistenza , asservono entrambe alla stessa cosa e cioe solo hanno funzioni di resistore o chiamandoli in altro modo di far da caduta di tensione . se non ci fossero avrei ai capi del Lm317 -1,2v (Vbatt) , invece cosi' facendo cioe aumentando la resistenza , lm317 aumenta la tensione , in modo che ai suoi capi sia sempre superiore a 0v

Interessante la questione sollevata da : alfio , e' vero per scaricare la batteria avrei potuto usare solo l'energia della singola pila , mettendo semplicemente un resistore ai capi di quest'ultima , anzi un diodo che rende meglio , anzi ancora meglio un diodo veloce . Pero' in quei casi , per scaricarla avrei potuto far affidamento solo dell'energia della pila , che in molti casi e troppo bassa per via della alta resistenza interna (considerare che un corto circuito su essa genera solo 1A) invece impiegando una fonte di energia esterna alla batteria , ho piu' margine di lavoro ! Infine quello che dice alfio nell'ultima parte e' molto interessante (ma non sono sicuro sia vero ) comunque io nel circuito ho messo un resistore e un diodo di caduta per non farlo andare a tensione negativa ma bensi per fare in modo che rimanga sempre qualche volt sopra.

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luca

Il 21/06/2018 22:05, luca ha scritto:

la risposta sarebbe semplice, ma il fatto stesso che venga posta la

un circuito completo

comunque per poter scaricare la batteria in modo da conoscerne la

costante

anche un banale TL431, un potenziometro per variare detta tensione, un operazionale + mosfet di potenza di cui sia specificata la SOA in DC e una resistenza di precisione il cui valore dipende ovviamente dalle specifiche del progetto (range di correnti di scarica)

per interrompere la scarica basta un comparatore la cui soglia di

allo stesso TL431

usare un semplice operazionale collegato ad un transistor o mosfet di bassa potenza (2N7000 o simili) che portando a massa il gate del

t interdetto)

o 555 o simili) tra comparatore e circuito di interdizione del mosfet di potenza per evitare che la scarica riprenda quando la tensione di batteria risale in seguito all'interruzione della scarica

dell'operazionale che comanda il mosfet di potenza che a causa della

di solito una resistenza di gate relativamente alta (qualche kohm) e un condensatore di basso valore (tra decine e centinaia di pF) tra uscita dell'operazionale e ingresso invertente risolve il problema

se non sei in grado di comprendere quanto sopra, lascia perdere e

--
bye 
!(!1|1)
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not1xor1

"luca" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@gmail.com...

ma lo scopo quale'e' ? perche' non c'e' nessun problema se l'uscita del LM317 sta a -1,2V, come ti ho gia' scritto. tra l'altro senza quei 2 componenti, ti basterebbe un tensione ai capi del ponte diodi, di 5V, ed avresti un notevole vantaggio in termini di dissipazione di energia.

spiega meglio considera anche che se, tramite fonte esterna, superi quel 1A del tuo esempio, avresti ai capi della pila una tensione inversa.

impegnati dai, che ci arrivi. ;) se il circuito lo hai gia' montato, fai una prova, cortocircuita i 2 componenti e vedrai che la corrente erogata dal LM317 non cambia.

rimane il fatto che, se il tuo scopo e' costruire uno scarica batterie, quello non e' proprio il circuito ideale supponi di voler scaricare la batteria con 1A (cosi' i calcoli vengono facili) la potenza da dissipare dovrebbe essere solo 1,2W, cioe' quella prodotta dalla sola batteria, mentre con il tuo circuito ne viene fuori che devi dissipare ben 17.9W

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alfio

Il 24/06/2018 10:13, alfio ha scritto:

interessante cio' che dici provo ad apportare le modifiche poi posto lo schema nuovo a presto !

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luca

Il 24/06/2018 10:13, alfio ha scritto:

Alla luce di cio' che ha detto alfio : credo che nella teoria io abbia finito di progettare il mio circuito ;

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spiego : Quello che ho sempre magiormente voluto fare e' uno scaricabatteria ; Dunque a fonte di raggionamenti ho capito che , la soluzione piu' rapida e maggiormente fruttifera per me' e' usare un alimentatore regolabile , impostare la tensione a 0,4V (VI RICORDO CHE SI DICE SEMPRE VOLT E MAI VOLTS!) e ''montare ai suoi capi la pila nimh in polarita' invertita ; In modo da la pila si vada a scaricare e una volta raggiunti i Volt dell'alimentatore si fermi ! Prima avevo delle incertezze , credendo che la pila non potesse ''caricare'' l'alimentatore , per via che un alimentatore e' nato per far uscire corrente e non entrare ! Pero' alfio dice che con l'LM317 si puo' fare ... nella simulazione non ci sono stati problemi . Nella foto postata , ho aggiunto ''il fumetto'' delle correnti che ho rilevato anche quando la batteria si trova a 0,5v a 1.2v . Per me' e' sufficientemente buono questo circuito : mi consenti di avere uno scaricamento di 1ma a bat 0,4v, 100ma a bat

0.5V, e 800ma a 1.2V ; In modo di avere una rapida scarica anche quando si trova a 0,5V e non attendere ore per abbassare pochi millivolt. Ho aggiunto il diodo D1 che serve per non avere un potensiale piu' alto in Vout rispetto a Vin quando non e' presente la 230V . E' certo che lo schema e' ancora un abbozzo : Perche' lm317 non permette di avere 0,4V infatti nello schema ho aggiunto un secondo Generatore da 1,915V in antiserie per avere : 1,5-1,9=-0.4V . In futuro vedro queste soluzioni : comprare uno di quei ali da laboratorio 0-30V 5A , oppure far in modo di trovare una soluzione per rendere reale quella sorgente da 1,915v . Comunque vi chiedo se lo schema puo' essere o non essere corretto ?! Per ora questo.
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luca

Il 24/06/2018 16:09, luca ha scritto:

Adesso non ti resta che inventare un alimentatore da mettere in serie per fare i 1,915V. :-/

Scaricati fidocad.

mandi

--

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zio bapu

Il 24/06/2018 18:02, zio bapu ha scritto:

No prima avevo mischiato il tutto , mi sembra che non funziona ! credo che quello che ho ottenuto con quello schema faccia caricare le batterie e non scaricarle ... lascio perdere ! Credevo che avessi una soluzione a portata di mano (l'altro giorno) quando stavo facendo delle prove ; E mi sono detto perche' non inventare uno scaricabatterie semplice e geniale che possa scaricare la singola nimh ?! Invece nulla di fatto ! A volte multisim mi fa' imbrogliare ! ripeto non funziona ! Scusatemi ! Credo serva davvero un comparatore o il solito diodo shoktly (che neppure ho) Cambiamo argomento in attesa di qualcuno che habbia una soluzione davvero geniale !!!

Comunque essendomi votato al 50% alla sigaretta elettronica e avendo la necessita' di caricare la batteria della sigaretta-elettronica che tra cui ne ho una che monta 2 batterie al litio in serie da 2300mah (dentro hanno tutta l'elettronica possibile e immaginabile survoltori ecc) mi sono trovato a doverle caricare . Esse hanno una presa micro-USB , e datosi che avevo alcuni caricabbatterie da cellulare USB , ho iniziato a caricarle ... Subito mi sono accorto che i tempi di carica erano esageratissimi ,allora mi sono comprato uno di quei voltmetri-tutto-fare che misurano la corrente di uscita delle usb ! (poi anche un caricabbatterie usb da 2000mAh) Comunque debbo dire che l'oggetto sopra mensionato e' davvero fantastico :mi misura la tensione di uscita dell'alimentatore , la corrente erogata momentanea , e anche i milliampere-ora , che ha erogato l'alimentatore per caricare la batteria ; E' davvero fantastico , saranno cineserie , ma e' davvero evoluto , invece io per misurare i milliampere , debbo avere la tensione costante , mentre quell'oggettino si calcola tutto da solo .

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luca

"luca" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@gmail.com...

lo schema di prima, per quanto discutibile come soluzione per scaricare una batteria, perlomeno funzionava, questo non ha proprio senso! il LM317 in questo nuovo schema e' diventato un generatore a tensione fissa dove e' finita la scarica a corrente costante ? riprova dai.

hai capito fischi per fiaschi. :-) nel tuo schema iniziale dal LM317 la corrente esce soltanto, anche senza diodo e resistenza. dove hai visto la corrente entrante nel LM317 ? e dove io avrei scritto che lo e' ?

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alfio

Il 24/06/2018 18:55, alfio ha scritto:

Grazie , hai ragione infatti ho risposto anche a ziobadu , questo secondo schema non funziona ! ho avuto un abbaglio , hai ragione in cio' che mi hai risposto ! che dire? riprova ? no ! A far che? il progetto e' nato male e credo che non ci arriverei mai a mischiare componenti rudimentali ; L'altro giorno con il primo schema ho fatto il lavoro che mi serviva , ma e' inconcepibile guardare il multimetro per ore aspettando di staccare il tutto ; Credo che il mio abozzo non verra mai alla luce ! ecco un link :

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credo che questo mi possa aiutare piu' di tanti miei sforzi inutili , spero che mi sara' di aiuto , io ne ho comprato uno , se voi credete possa servire copratelo anche voi !

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luca

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qualcosa tipo questo? Era una via di mezzo tra il primo e il secondo schema l'idea era di avere un lm317 in corrente costante , che ad un certo punto blocca la salita del volaggio , magari si riesce ad arrivare a 0,4 che si ferma , ma io mi arrendo ! ho comprato l'aggeggino vedo se posso , ripiegare.

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luca

Il 24/06/2018 20:02, luca ha scritto:

Un'idea, forse balzana, e, in ogni caso da provare ad elaborarla: usare una lampadina; quando la tensione cala la sua resistenza aumenta...Meditate...

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sAndrO

Il 24/06/2018 20:30, sAndrO ha scritto:

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luca

Quando la tensione cala, diminuisce la corrente, diminuisce la temperatura e diminuisce la resistenza!

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LAB

Il 25/06/2018 10:23, LAB ha scritto:

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Franco Af

Il 25/06/2018 10:23, LAB ha scritto:

dunque mi volete dire che: quando la tensione cala , vuol dire che quando la batteria si trova a 1,2v la tensione scende perche' la resistenza equivalente totale sull'uscita del lm317 e' scesa?

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luca

Ordunque. Siamo rimasto in pochi. Ma questi pochi, secondo me, devono fare uno sforzo di attivita' divulgativa, nella loro fascia di competenza.

Pero'... ecco, leggendoti, mi lasci un singhiozzo di quasi disperazione? Hai una marea di preconcetti e sentito dire. Ma zero verifiche, sui siti "primari". Solo dicerie, di bocca in bocca... che, non so se ricordi il giochino di dirsi a voce una parola di orecchio in orecchio... ed alla fine, vedere come viene alterata. Ecco.

Cominciamo con le mie fonti. Isidor Buckmann, "batteries in a portable world",

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batteryuniversity, e' il sito che e' stato aperto in seguito, mi pare proprio con "lui" come "docente". Ancora, devo trovare un "altro" sito altrettanto autorevole.

Se ho imprecisioni e/o errori, e' perche' scrivo a memoria, senza documentarmi. Ti invito quindi a verificare quello che dico... ma NON sui "ricopiatori".

Figliolo, l'effetto memoria, e' stato "visto" negli anni Settanta su di un satellite (con periodi rigorosi di carica/scarica, avendo una orbita ben precisa), nicd dell'epoca, con anodi non sinterizzati... e tecnologia dell'epoca. La Black&Decker ha tentato per anni ed anni di replicare la "memoria d'uso", senza riuscirci.

Quello che chiamano "memory effect" e' in realta' una microcristallizzazione interna dell'elettrolita delle batterie "base nickel", cristalli che fungono come microcortocircuiti, non fungono piu' da elettrolita... e scaricano la batteria in breve tempo. I cristalli si frammentano con cicli di carica/scarica. Piu' o meno. Foto da microscopio nel suddetto libro... e suppongo, pure su batteryuniversity.

Pero', dimmi una cosa: va bene la parte ludica/didattica del faidate elettronico, ma non faresti immensamente prima, meno sbattimenti e tanta comodita', a comprarti un caricabatterie tipo LACROSSE, che fa esattamente quello che chiedi... ed in piu' con carica ad impulsi (maggiore efficacia/calore quasi inesistente)? Con un 317, parti gia' svantaggiato. Niente timer, niente verifica carica finale. Sovraccarica "facile" (tamponabile con le buone procedure di una volta: carica a 0,1C).

Non credo che siano state sovraccaricate, a meno che tu non le abbia caricate con cariche superiori allo 0,5 C e le abbia dimenticate per ore ed ore, lasciandole surriscaldare. Ecco, in quelle condizioni... si, l'elettrolita tende a seccarsi (e nei casi peggiori, a provocare fuoriuscita di gas dalla valvola di sicurezza). Ma non mi pare una "buona" condotta.

Io ho ancora delle vecchie nicd, comprate almeno vent'anni fa, che ancora danno la loro onesta capacita'. Date per 1Ah, stando al Lacrosse, siamo sui 600 mAh, qualcuna piu', qualcuna meno. Le preferisco nelle torce "monopila" a led, quelle che uso tutte le sere in giardino per portare giu' il cane. Anche se... sto lentamente sostituendole con quelle che usano 18650 (tre euroemmezzo di torcia, piu' un paio di pila. Al confronto, armi accecanti!).

Si, e' un modo molto usato per distruggere le microcristallizzazioni suddette, che non ne vogliono sapere di frantumarsi con i cicli di carica/scarica. Od anche "resuscitare" nicd/nimh, che nond anno nemmeno un decimo di V. Bang... e poi, gli fai fare qualche "refresh". Funziona quasi sempre, tanto che mi stupisco se non riesco a recuperarla.

Motivazioni scientifiche di codesto pensiero? Test ripetuti sul campo... od "influencer" con linguaggio da tecnosciamani (ma "sostanza"... poca)?

Si, ma che 2 palle a fare tutto a manina santa, se permetti. (hint: "Lacrosse")

Posso sempre sapere le "fonti" di codesta evinzione, inclusa la fonte della soglia a 0,9V?

"sic" (a proposito delle... fonti NON primarie)

...ma il sacro e benedetto diodo al silicio, di capacita' adeguata, non va piu' bene? Da dove viene 'sta pretesa della scarica a 0,4V, quando si era sempre parlato di 0,7? (ma anche fosse, io qualche test con uno od un paio di Scottky, li farei. Se avessi voglia di farmi queste, scusa tanto, pippe mentali su qualche decimo di V)

In ogni caso, per recuperare la microcristallizzazione, sono cicli di carica che andrebbero ripetuti svariate volte. Tre, cinque... ti ho gia' detto che il Lacrosse... questo lo fa con la funzione "REFRESH", per pila singola e che ha 4 slot? C'e' pure la comoda funzione TEST, dopo il refresh.

Suppongo che il Lacrosse non sia nemmeno l'unico. Io pero' conosco "quello". Ed ho abbandonato il 317, perche' francamente... non mi serve piu'.

Fabrizio

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Bowlingbpsl

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