78XX vs step-down

Devo ottere due alimentazioni, 5V e 3V dc, per alimentare in un progetto due Wemos D1 e

alimentatore 230V ac > 12V dc della Mean Well e vorrei creare questra ulteriore conversione e mi sto chiedendo quale sia la strada piu efficiente/sicura/durevole per ottenere cio che voglio. Potrei prendere due moduli step-down gia pronti (Aliexpress)che utilizzano il regolatore LM2596 ed avrei in pratica gia finito oppure con qualche altro componente potrei usare due regolatori della serie 78XX. Alla fine ambedue le soluzioni potrebbero essere valide viste le modesste correnti in gioco ma non mi so decidere.... Qualcuno mi puo dare qualche consiglio circa i pro e contro delle due soluzioni? Grazie

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Franco 
Anycubic i3 mega
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Franzthepanz
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Il 23/02/19 14:24, Franzthepanz ha scritto:

prodotta che come emissioniEM) vai con i 78. Se cerchi principalmente alto rendimento vai con gli switching.

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Claudio_F

Il 23/02/2019 14:24, Franzthepanz ha scritto:

Con i 78XX e con 1,2A hai IMO delle stufette. Io andrei (rimanendo nel tuo esempio) con un LM2596 per i 5Volt ed in cascata tre-quattro diodi per i 3V.

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Ciao, Renato
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Renato_VBI

Claudio_F ha scritto:

nsione

+1 ho letto che sui moduli missilistici i regolatori erano del tipo "in parallelo" in quanto molto piu affidabili di quelli "in serie" e in caso di guasto c'era sempre una R a limitare la I
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emilio

Per quanto 1.2A siano entro il massimo consentito dai 78XX, non avresti un gran margine di sicurezza o in caso volessi aggiungere qualcosa, e richiederebbero comunque un bel dissipatore. Viste le correnti e l'ambito esclusivamente digitale, io prenderei in considerazione uno step down.

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asdf

Il 23/02/2019 14:24, Franzthepanz ha scritto:

Come hai fatto la stima di assorbimento?

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El_Ciula

Il 23/02/2019 14:45, emilio ha scritto:

Interessante E dov'e' che l'hai letto?

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RobertoA

Anche io vorrei leggere qualcosa sull'elettronica per il volo spaziale, penso che solo i problemi di radiazione impongano il CRC ogni volta che si sposta un valore da un registro (ovviamente scherzo), per non parlare di tutto il resto.

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   in crisi la nostra relazione! 
- Lo so cara, ma preferirei che tu non lo avessi 
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Archaeopteryx

Il 23/02/2019 17:37, Franzthepanz ha scritto:

trascurabile, non hai esagerato, tipo raddoppiato o oltre?

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El_Ciula

un regolatorino da 230 a 3,3? ne ho presi tre a meno di 10 euro, tirano

3W:

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E quindi uscimmo a riveder le stelle. 
Erano cinque: mi toccai le palle. [Paolo Pellegrino]
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Herik

RobertoA ha scritto:

l'avevo letto molti anni fa (erano i tempi del Saturno5) su una rivista che trattava anche di aereospaziale,forse cercando con google si trova qualcosa in merito ai sistemi di alimentazione elettronica dei componenti spaziali

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emilio

Il 24/02/2019 00:45, emilio ha scritto:

Cioe' e' una considerazione tecnica dagli anni 70 ????

Mandi

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https://www.avast.com/antivirus
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zio bapu

Posssibilissimo, leggevo tra altre cose che non si usa mai

progetto, per evitare sorprese. Non sarei stupito se si usasse la tecnologia di anche qualche anno prima e poi molte soluzioni circuitali sono come la matematica e la fisica. Impossibile "innovare" per esempio le leggi di

tipolgie di circuito non si sia riusciti a fare di meglio.

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Archaeopteryx

Il 24/02/19 18:02, Archaeopteryx ha scritto:

scherzi a parte la scienza migliora in modo incrementale e spesso certe concezioni superate grazie al progresso restano comunque valide

quando si studia la planimetria di un'abitazione o la mappa catastale di un terreno :-)

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bye 
!(!1|1)
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not1xor1

zio bapu ha scritto:

a

a

si...+ o -...comunque considera che si parlava di scelta tra "serie" e"parallelo" gli switching non esistevano ancora. ma sono convinto che non li montino neppure oggi

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emilio

Archaeopteryx ha scritto:

dell'innovazione

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emilio

Il 23/02/2019 23:55, Franzthepanz ha scritto:

Non lo sapevo pensavo al solito assorbimento da micro.

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El_Ciula

Il 23/02/2019 14:24, Franzthepanz ha scritto:

La serie switching LM2596 c'e' da 3.3, 5 e ADJ sempre con 3A max.

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Giorgio

E' il concetto della ridondanza, che vale anche oggi.

Nel settore industriale mi e' sempre stato chiesto di evitare in ogni modo i "colli di bottiglia" ovvero quel tipo di guasto, che quando avviene, si blocca tutto a valle ed a monte. L'ovvia risposta e' il parallelismo, in modo da limitare gli effetti di un guasto ad un calo delle prestazioni complessive, ma mantenendo la continuita' produttiva. E' chiaro che la duplicazione insita nel parallelismo (che rispetto al concetto dei sistemi di riserva ha il vantaggio di garantire la funzionalita' al 100% delle parti che si fanno carico della mole di lavoro della parte mancante) ha un maggiore costo, ma quando il costo di un fermo di intero impianto raggiunge certe cifre, il costo del parallelismo diventa irrilevante.

Tanto piu' il concetto vale in una condizione di "o la va, o la spacca" di un congegno missilistico. A meno chi si tratti di razzi usati in massa tipo katyusha.

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Roberto Deboni DMIsr

... e addio efficienza :-)

Meglio, ma perche' non caricare e svuotare ciclicamente un condensatore, con un paio di ferriti e qualche spira ? :-)

Scherzi a parte, oggi tutta la gestione e' in un solo componente ... se una volta usare un 78XX era la soluzione ordinaria (fare altrimenti richiedeva una intera schedina di componenti) oggi si puo' avere l'efficienza desiderata (ed anche una durabilita') con lo stesso numero di componenti che una volta si usavano con un 78XX.

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Roberto Deboni DMIsr

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